MILANO – Finisce dove era iniziato, a Valenciennes, il sogno dell’Italia ai Mondiali di calcio femminile. Le Azzurre di Milena Bertolini escono a testa alta, sconfitte dalla fortissima Olanda nei quarti di finale con il risultato di 2-0. Di Vivianne Miedema, giovane attaccante dell’Arsenal, e Stefanie Van der Gragt, le reti olandesi entrambe su calcio piazzato nel finale di partita.
Olanda che si conferma bestia nera dell’Italia, visto che erano state proprio le Orange ad eliminare le Azzurre agli ultimi Europei (poi vinti proprio dalle olandesi, ndr) e in precedenza anche nel playoff per il precedente Mondiale. Sara Gama e compagne escono comunque tra gli applausi del pubblico francese e dei tantissimi tifosi italiani presenti sugli spalti, dopo aver fatto innamorare milioni di appassionati nel nostro paese e aver dato un fortissimo impulso alla crescita di tutto il movimento. Ebbene che questo patrimonio, come sottolineato anche dal presidente della FIGC Gabriele Gravina, ora non venga disperso.
Allo Stade du Hainaut la ct Bertolini lascia fuori Girelli (in lacrime in panchina a fine partita) e schiera dal primo minuto una centrocampista in più, Galli. Il tecnico azzurro inverte gli esterni di difesa con Bartoli a destra e Guagni a sinistra, mentre in avanti confermata Valentina Giacinti in tandem con Barbara Bonansea, con Galli a supporto. Nessuna sorpresa invece nell’Olanda, che recupera l’acciaccata Martens e si presenta con il consueto 4-3-3. Nella canicola di Valenciennes l’Olanda dimostra fin dalle prime battute di avere un altro tasso tecnico rispetto alla Cina, ma l’Italia c’è, compatta e sempre pronta a ripartire sfruttando la velocità di Bonansea.
Il primo tempo è più azzurro che Oranje
Al 17’ l’Italia ha la prima occasione per passare in vantaggio con Bergamaschi che conclude debolmente tra le braccia di Van Veenendaal, dopo un assist di testa di Bonansea. La manovra dell’Olanda è prevedibile, in difesa Gama e Linari sono il solito muro invalicabile mentre Van de Sanden non riesce mai a superare Guagni. Prima dell’intervallo Azzurre ancora pericolose con un diagonale mancino di Giacinti di poco a lato al 36′. Solo nel finale di tempo si vede l’Olanda con una punizione dal limite di Spitse che Giuliani blocca.
Nella ripresa il ct Bertolini manda subito in campo Boattin per Bartoli, con Bergamaschi che si alza nel rombo di centrocampo al posto di Galli. L’Olanda torna in campo con maggior determinazione e inizia a spostare in avanti il baricentro alla ricerca del vantaggio.
L’Italia inizia a pagare la stanchezza e un gap fisico che finisce per emergere sempre di più. Le olandesi sfiorano più volte il gol prima con Miedema di testa, poi con Groenen fermata da Gama alla disperata, poi ancora Miedema che non arriva per un soffio su un traversone basso di Van Lunteren.
Bertolini si gioca la carta Sabatino al posto di un’affaticata Bonansea
E’ ancora l’Olanda a sfiorare il vantaggio con i legni che salvano due volte Giuliani prima su un tiro a giro di Van de Donk, poi su un missile da trenta metri di Spitse. Il gol olandese è nell’aria e arriva meritato al 70’ quando su un calcio di punizione di Spitse, Miedema prende il tempo alla difesa azzurra e con un micidiale colpo di testa spedisce la palla in rete alle spalle di Giuliani.
A un quarto d’ora dal termine, Bertolini fa esordire nel torneo anche Annamaria Serturini per cercare di dare brillantezza all’attacco e provare a cercare il pareggio. Ma ormai le forze sono al lumicino e così è ancora l’Olanda a raddoppiare, sempre sugli sviluppi di una palla inattiva.
Sulla punizione calciata dalla solita Spitse, è il difensore Van der Gragt a saltare più in alto di tutti e a battere ancora Giuliani di testa. Nel finale, Sabatino prova ad accorciare le distanze, ma Van Veenendaal si oppone in uscita. E’ di fatto l’unica conclusione delle Azzurre nella ripresa. Al triplice fischio finale, Italia in lacrime mentre l’Olanda vola per la prima volta nella sua storia in semifinale e ottiene anche il pass per i Giochi Olimpici. La Nazionale torna a casa a testa non alta, altissima. Le Ragazze Mondiali di Milena Bertolini hanno fatto sognare un Paese intero. (LaPresse)