MILANO – “Niente. Nessuna parola può aiutare a sentire quello che proviamo tutti. Solo il tempo, dormire al meglio e pensare al prossimo obiettivo. Sabato saremo insieme e parleremo di chi siamo come squadra e di cosa abbiamo fatto per arrivare alle semifinali di Champions League. Questi sono i momenti di cui sono più orgoglioso nell’ essere qui”. Lo ha detto Pep Guardiola, allenatore del Manchester City, rispondendo a una domansa su cosa ha detto ai suoi giocatori dopo aver perso contro il Real Madrid in semifinale di Champions League. “La gente dice che se non vinciamo è un fallimento ma non è così perchè sappiamo quanto tutto sia difficile. Capiamo che siano tutti i tristi, i ragazzi per primi volevano la finale ma per questo club giocarsela come ha fatto col Real è stata una gioia. Il Real ha meritato ma noi c’eravamo e l’importante è esserci e riprovarci la prossima stagione”, ha aggiunto. Parlando in vista della prossima partita di Premier contro il Newcastle, il tecnico del City ha negato l’ennesimo fallimento in Champions e si è detto ancora “affamato di vittorie”. “Non posso passare un anno solo a pensare a quanto sono felice. Se avessimo vinto la Champions per alcuni sarebbe stato grazie ai soldi che spendiamo, non quanto duramente lavoriamo. I giocatori adesso non se ne rendono conto ma per noi [perdere] è un regalo. Mi piacerebbe vincere la Champions, ma per farlo dobbiamo essere migliori di quello che è successo a Madrid”. Ora l’obiettivo è vincere la Premier. “Il focus sarà esattamente lo stesso perché la potenziale finale sarebbe stata dopo la Premier League. Non penso al titolo, penso al Newcastle, mi concentro sulla squadra e su Eddie Howe. Kevin de Bruyne è disponibile”, ha concluso.
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Calcio, Guardiola carica il City: “Non è un fallimento, ora testa alla Premier”
"Niente. Nessuna parola può aiutare a sentire quello che proviamo tutti. Solo il tempo, dormire al meglio e pensare al prossimo obiettivo. Sabato saremo insieme e parleremo di chi siamo come squadra e di cosa abbiamo fatto per arrivare alle semifinali di Champions League. Questi sono i momenti di cui sono più orgoglioso nell' essere qui".