MILANO – “E’ un onore essere qui. Certo che vogliamo arrivare in finale e vincerla, ma allo stesso tempo non sottovaluterò mai quello che abbiamo fatto per arrivare qui”. Lo ha detto Pep Guardiola, allenatore del Manchester City, parlando in conferenza alla vigilia della semifinale di andata di Champions League contro il Real Madrid. “Sento quanto sia bello essere con le migliori squadre d’Europa. Dobbiamo cercare di essere noi stessi, fare due partite eccezionali per raggiungere la finale. Ce la possiamo fare”, ha aggiunto il tecnico spagnolo. Parlando del Real Madrid, Guardiola ha detto: “La loro storia parla da sola, ma abbiamo il desiderio di competere contro di loro. Si gioca 11 contro 11 e con una palla che rotola”. Sempre mettendo a confronto le due squadre e il lavoro suo e di Ancelotti per prevalere, il tecnico del City ha detto: “Giochiamo molte volte contro giocatori in questa posizione. Oltre a raggiungere le finali e vincere. Ci sono altri problemi che abbiamo e loro no. Puoi pensare una strategia ma è 11 contro 11, la loro qualità, quanto sono forti, farà la differenza. In questo gioco contano i calciatori, sono loro che prendono decisioni. Io e Carlo (Ancelotti, ndr) non vinceremo”. “Per quanto riguarda l’essere allenatore, personalmente il mio obiettivo non sarà mai raggiunto, avrò sempre un altro sogno da realizzare”, ha dichiarato Guardiola. Infine tornando alla partita di domani, Guardiola ha fatto il punto sugli infortunati in difesa. “Kyle Walker non si è allenato negli ultimi dieci giorni, John Stones dalla partita di Brighton (il 20 aprile, ndr). Ecco perché, non so se ci saranno. Vediamo come si sentono, domani prendiamo una decisione. Sono in dubbio”, ha concluso.
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Calcio, Guardiola: “Real Madrid grande squadra, ma il City vuole la finale”
"E' un onore essere qui. Certo che vogliamo arrivare in finale e vincerla, ma allo stesso tempo non sottovaluterò mai quello che abbiamo fatto per arrivare qui".