Calcio Juve, Sarri torna a Napoli: “Gara particolare ma l’obiettivo è fare punti”

Foto Isabella Bonotto / AFP in foto Maurizio Sarri

MILANO – Non sarà una partita come le altre, lui stesso è il primo ad ammetterlo. L’obiettivo invece è lo stesso di sempre, inevitabile per chi punta a vincere lo scudetto. Maurizio Sarri incrocia il suo passato per la prima volta da quando è entrato a far parte della galassia Juventus. All’andata la polmonite che lo aveva colpito ad agosto gli permise di evitare la sfida contro il Napoli, che nell’arco di un girone ha cambiato allenatore, da Ancelotti a Gattuso, e da candidata al titolo si è ritrovata con una stagione, Champions League a parte, a cui dare un senso.

Proprio la gara contro la rivale degli ultimi anni è una di quelle a cui all’ombra del Vesuvio tengono particolarmente, a maggior ragione in un’annata avara di soddisfazioni. “E’ una partita particolare, però è altrettanto chiaro che non bisogna correre il rischio di spendere energie per un aspetto personale di fronte a un obiettivo collettivo, quello di giocare una partita di alto livello per portare a casa dei punti – ha esordito il ‘comandante’ in conferenza stampa – E’ una gara difficile e complicata per tantissimi motivi”.

L’ex allenatore dell’Empoli infatti non si fida di un Napoli sprofondato a centro classifica e che fatica a riemergere nonostante il cambio della guida tecnica. “Sono una squadra forte che anche se attraversa un momento non facile nella partita secca rimane una formazione pericolosissima – ha sottolineato – La classifica del Napoli è strana perché se poi si va a vedere le tabelle di rendimento della Serie A si nota che è primo in possesso palla, baricentro, verticalizzazioni e tiri fatti. Ha una classifica che non corrisponde a quello che sta esprimendo”. E, secondo Sarri, “è una squadra destinata a risollevarsi. Le qualità tecniche dei loro giocatori sono elevatissime. Vengono da una vittoria importante che li può rilanciare, avranno grandi motivazioni”.

Per l’allenatore della Juve sarà una prima volta da avversario nello stadio che per tre anni l’ha coccolato. Ma i probabili fischi che arriveranno dalle tribune non sarebbero un problema, anzi. “Li considererei una manifestazione d’affetto”, ha evidenziato il tecnico bianconero, che ha ribadito all’epoca come siano stati ingiusti anche quelli rivolti a Gonzalo Higuain, altro grande ex della partita. “Ero lì quando la Juventus ha pagato la clausola – ha ricordato – posso dire che sono stati ingiusti”. E a chi gli chiede se si immagina in futuro un ritorno a Napoli, replica lasciando trapelare la possibilità di chiudere con il calcio una volta che si sarà conclusa la sua avventura a Torino.

“In questo momento sinceramente non ho di questi pensieri, dopo questa esperienza potrei anche smettere – ha rivelato – Dipende quante energie mi saranno rimaste e se penserò di fare ancora bene”. Il focus è rivolto al presente: anche per questo non partiranno per la Campania Emre Can e De Sciglio, al centro di trattative di mercato. Per una gara importante come quella del San Paolo serve gente concentrata e con la testa rivolta al 100% sulla partita. Speciale per Sarri, ma importante per tutta la Juve nel testa a testa contro l’Inter. (LaPresse)

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