Calcio, la Lazio si ferma al palo. Atalanta in emergenza strappa lo 0-0

Foto Alfredo Falcone / LaPresse 22/01/2022 Roma, Italia Lazio-Atalanta - Campionato di Calcio Serie A 2021/2022 - Stadio Olimpico di Roma Nella foto: Matteo Pessina Luiz Felipe

ROMA – Zero reti, un solo brivido e tanti sbadigli. La Lazio non approfitta di una Atalanta ‘inventata’, sperimentale e rivoluzionata dalle troppe assenze e raccoglie un punto che non dà slancio alla classifica. Sorridono invece gli orobici che costretti ad una partita di puro contenimento e di estrema prudenza, riescono ad uscire indenni dall’emergenza chiudendo il match con due esordienti in serie A e distanziando momentaneamente di due lunghezze la Juventus che la insegue al quinto posto.

Ha vinto nel primo tempo l’assenza di intraprendenza da entrambe le squadre, poi nella ripresa ad avere il sopravvento è stata la tenacia della formazione di Gasperini, sempre attenta a non farsi infilare dalla Lazio di Sarri, che può recriminare per un palo di Zaccagni e nulla di più. La squadra biancoceleste ha giocato come al solito a fiammate ed intermittenze, pagando la scarsa vena di Luis Alberto, la poca concentrazione di Felipe Anderson e la poca brillantezza di Milinkovic-savic.

La mancanza di velocità e di aggressività hanno impedito ad Immobile di avere sufficienti palloni per mettere il timbro su una gara che già in avvio si è presentata senza pathos e furore agonistico. L’Atalanta in piena emergenza deve fare a meno di Hateboer, Gosens, De Roon, Koopmeiners, Pasalic, Malinovskyi, Muriel, Ilicic e Zapata. Gasperini si affida così in attacco a Piccoli, con Miranchuk e Pessina a supporto, mentre in mezzo al campo tocca al giovane Scalvini, in coppia con Freuler. Un casa Lazio in avanti il tridente Immobile, Felipe Anderson e Zaccagni con Leiva ìn regia e Patric e Luiz Felipe centrali di difesa.

Le squadre tra le più prolifiche del campionato stentano a far decollare il match. E’ lunga e assai noiosa la fase di studio segnata da un ritmo di gioco lento e prevedibile e da una pressione alta degli ospiti che non riescono a far scorrere mai fluida la manovra. Una brutta prima mezz’ora senza brividi e occasioni. Da una parte c’è il pressing di Immobile, troppo solo e senza rifornimenti, mentre dall’altra parte Pessina non riesce a dare le spinte giuste. I bergamaschi si affidano al momento solo alla buona tenuta della cerniera difensiva ma sembrano rinunciare a pungere per non scoprirsi.

Gasperini si sbraccia e chiede ai suoi più movimento e velocità nelle ripartenze ma la Lazio è disposta bene con gli esterni e non concede vie di fuga. La partita si fa sempre più complicata per Immobile che fatica a liberarsi di Demiral finendo per raccogliere palla nella tre quarti campo mentre l’Atalanta mostra evidenze lacune di costruzione dato che è scesa in campo completamente snaturata a causa delle tante assenze. Si chiude il primo tempo senza che sia stata costruita da entrambe le parti una vera occasione da rete.

Nella ripresa le squadre sembrano intenzionate ad affondare un po’ di più e a farsi maggiormente intraprendenti per portare a casa un punteggio pieno. I due tecnici però non si affidano subito ai cambi facendo trascinare sugli stessi binari la partita che Immobile prova ad infiammare con un colpo di testa tagliato e una soluzione di destro rimpallata. E’ comunque un segnale di vitalità da parte dei biancocelesti che attendono delle soluzioni da Felipe Anderson che invece continua a giocare senza incisività e concentrazione.

Al 63′ il match si infiamma di colpo con il palo colpito di Zaccagni su cross di Milinkovic-Savic. E’ la prima vera occasione dell’incontro che si alza per ritmo e intensità. La Lazio chiede illuminazioni da soprattutto da Luis Alberto che invece conferma di essere lontano parente del giocatore delle ultime stagioni. Sarri al 70 fa il primo cambio inserendo Lazzari per Hysaj per dare maggiore spinta sugli esteri mentre nell’Atalanta Toloi prende il posto di Miranchuk.

La Lazio preme, Marusic sfiora l’incrocio dei pali mentre l’Atalanta rivoluzionata dalle assenze fatica a reggere il campo. Il tecnico della Lazio decide di sostituire un inconsistente Luis Alberto per Basic ma la sostanza non cambia. L’Atalanta regge l’urto, Gasp fa inserite due esordienti come De Napoli e Sidibe ed esce dal capo con il sorriso. E’ il secondo 0-0 consecutivo dopo quello con l’Inter ma questo ha tutto un’altra storia da raccontare.(LaPresse)

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