MILANO – A due passi dal sogno. La Lazio si prepara a un recupero, quello di domani sera contro il Verona, che può certificare le ambizioni della squadra di Inzaghi, fino a qui protagonista di un cammino entusiasmante. All’Olimpico si gioca il match della 17/a giornata rinviato per l’impegno in Supercoppa: un successo permetterebbe ai biancocelesti di scavalcare l’Inter e piazzarsi al secondo posto, a sole due lunghezze dalla capolista Juventus. Ecco perché è il momento, per Immobile e soci, di dimostrare di non soffrire di vertigini. Ma contro l’Hellas che sta facendo un pensierino all’Europa e domenica ha fermato il Milan sul pari a San Siro servirà la miglior versione della Lazio, reduce dalla scorpacciata di gol contro la Spal.
“Sappiamo che ogni partita è difficile”, ha avvertito Inzaghi. “Non dobbiamo guardare ai tanti punti che abbiamo ottenuto finora. Mi auguro che la squadra possa aver recuperato energie mentali e fisiche dopo la partita con la Spal. Ci attende una sfida molto importante: i tre punti sarebbero fondamentali per la nostra classifica. Mancano ancora 17 partite e dobbiamo continuare a ragionare gara dopo gara, è giusto vivere questo bel momento”.
In ogni caso, ha chiarito il tecnico, “la gara di domani non cambierà il nostro obiettivo stagionale. Dopo il Verona affronteremo altre 16 partite. Servirà una prestazione importante perché sfideremo una squadra da rispettare sotto ogni punto di vista”. Da Inzaghi doverose parole di elogio per gli avversari di domani: “L’Hellas è la sorpresa del campionato, vanta tanti punti che ha meritato sul campo. Dovremo interpretare una grande partita contro una formazione fisica e ben organizzata, avrebbe meritato di più anche contro la Juventus e l’Inter. Dovremo valutare ogni elemento per non correre rischi: sceglierò un undici che possa garantirmi il massimo per i 90 minuti perché sarà una partita molto dispendiosa”.
In ogni caso, l’allenatore sembra intenzionato a confermare l’undici che ha travolto la Spal, guidato dal tandem Caicedo-Immobile. “Dovranno fare uno sforzo maggiore vista l’assenza di Correa”, ha spiegato. Il ‘Tucu’, comunque, migliora. “E’ da monitorare Luiz Felipe – ha aggiunto – che ieri non si è allenato”, ma il brasiliano dovrebbe essere arruolabile così come Patric che insidia Bastos per una maglia da titolare. “Dovremo essere bravi a gestire le nostre forze, poi giocando un match a settimana avremo più giorni a disposizione per preparare i vari incontri”. Inzaghi ha poi assicurato: “Abbiamo sei calciatori diffidati, ma non mi farò influenzare da questo dato”.
Ma il volo dell’Aquila, seppur entusiasmante, deve far mantenere all’ambiente piedi saldamente a terra. “Siamo molto consapevoli dei nostri mezzi, lavoriamo insieme da quattro anni ed abbiamo vinto dei trofei importanti esprimendo un buon calcio. Nonostante questo – ha sottolineato Inzaghi – servirà sempre umiltà perché ogni gara nel calcio italiano nasconde delle insidie”.
La ricetta: “Dobbiamo rimanere spensierati e molto umili nel preparare ogni gara. Sono molto tranquillo, perché basta vedere la prestazione offerta contro la Spal. Dobbiamo continuare a preparare le sfide proprio come fatto negli ultimi quattro anni”. Ma con Lotito, di quali obiettivi parla Inzaghi? “Della crescita della squadra e se potevamo migliorare la rosa durante il calciomercato: tra noi c’è un dialogo molto aperto, parliamo soprattutto della maturazione del gruppo e dei singoli. Ho detto che firmerei per nessun piazzamento, solo per vedere la mia squadra ancora con questa concentrazione”. (LaPresse)