Salute, l’allarme Oms: “Nel mondo avremo un aumento del 60% di casi di tumore in 20 anni”

Foto Jean-Christophe Bott / Keystone / AP in foto Tedros Adhanom Ghebreyesus

MILANO – L’allarme dell’Organizzazione mondiale della Sanità risuona fortissimo: se il trend attuale continuerà, “il mondo vedrà un aumento del 60% dei casi di tumore nei prossimi 20 anni”. La crescita maggiore di nuovi casi, stimata dell’81%, si verificherà nei paesi a basso e medio reddito, dove i tassi di sopravvivenza, ad oggi, sono i più bassi.

L’appello dell’Oms arriva in occasione della Giornata mondiale del cancro

“Questo – spiega Ren Minghui, vicedirettore generale dell’Oms, responsabile Area malattie trasmissibili e non trasmissibili – è un campanello d’allarme per tutti noi per affrontare l’inaccettabile il gap dei servizi oncologici tra i Paesi ricchi e quelli poveri”. “Se le persone hanno accesso alle cure primarie e ai sistemi di riferimento, il cancro può essere individuato in anticipo, trattato in modo efficace e curato. Il cancro non dovrebbe essere una condanna a morte per nessuno, ovunque”. Nel 2019, oltre il 90% dei paesi ad alto reddito disponeva, nel proprio servizio sanitario pubblico, di servizi completi per prevenire, diagnosticare e curare i tumori le neoplasie, rispetto al 15% dei paesi a basso reddito.

Numeri che hanno il loro riflesso sulla vita dei pazienti. “Gli ultimi 50 anni hanno visto enormi progressi nella ricerca” e “i decessi sono stati ridotti”, afferma Elisabete Weiderpass, direttore dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc). A beneficiarne sono stati però soprattutto i paesi ad alto reddito che hanno adottato programmi di prevenzione, diagnosi precoce e screening, che, insieme a un trattamento migliore, hanno contribuito a una riduzione del 20% di mortalità prematura tra il 2000 e il 2015″.

I paesi a basso reddito hanno visto solo una riduzione del 5%

“Almeno 7 milioni di vite potrebbero essere salvate nel prossimo decennio, identificando il sistema più appropriato per ogni Paese, basando la risposta al cancro sulla copertura sanitaria universale e mobilitando le diverse parti interessate a lavorare insieme”, ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms mettendo in evidenza una vasta gamma di interventi per prevenire nuovi casi di cancro: questi includono il controllo dell’uso del tabacco, la vaccinazione contro l’epatite B per prevenire il cancro al fegato, l’eliminazione del cancro cervicale mediante la vaccinazione contro l’Hpv, lo screening, il trattamento e l’implementazione di interventi di gestione del cancro. (LaPresse)

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