MILANO – Roberto Mancini non scioglie del tutto le riserve, ma tutto lascia pensare che sarà ancora lui il commissario tecnico della Nazionale. Nell’attesa conferenza stampa in vista dell’inutile gara amichevole con la Turchia, a Konya, Mancini è sembrato orientato a onorare il contratto che lo lega alla Federazione fino al 2026. Guarda caso proprio i Mondiali a cui si spera riuscirà questa volta a portare gli Azzurri. Certo resta la delusione per aver fallito l’appuntamento in Qatar, prima dilapidando un vantaggio rassicurante nella classifica del girone e poi perdendo a Palermo il primo spareggio contro la non certo insuperabile Macedonia del Nord. “Abbiamo parlato con il presidente, siamo allineati su tutto. Poi ne riparleremo nei prossimi giorni, prima pensiamo alla partita con la Turchia e poi ragioneremo su tutto. Anche su quello che c’è da migliorare”, ha esordito Mancini in conferenza. “Bisogna ripartire, poi con calma discuteremo sulle cose da migliorare”, ha aggiunto.
Anche se l’amarezza sarà difficile da smaltire in tempi brevi, Mancini ha voluto ribadire che non tutto è da buttare di questo suo percorso in Nazionale. “Mi fa piacere che il lavoro di questi 4 anni sia stato apprezzato, con un Europeo vinto meritatamente e giocando meravigliosamente. Un ciclo di 3 anni con il record di partite senza sconfitte, quindi bisogna dare atto ai ragazzi per quello che hanno fatto”, ha detto il ct. “Quella attuale è una squadra che, con qualcuno dentro, poteva giocare per vincere il Mondiale. Si era creato un gruppo perfetto per arrivare al successo. Ma il calcio è così”, ha aggiunto. Si riparte allora dai giovani, quei giovani in cui il Ct ha sempre dimostrato di credere: “Inseriremo sicuramente ragazzi più giovani, sperando possano avere esperienze importanti nei loro club perché questo è fondamentale”. Perchè il ct ha ancora bene in testa l’obiettivo. “Volevo vincere un Europeo e un Mondiale. Per il Mondiale bisogna rinviare, ma mi piace il lavoro che faccio e penso posso divertirmi ancora molto per poter realizzare qualcosa di importante”, ha dichiarato.
Dopo Verratti, Berardi, Mancini, Jorginho, Immobile, Insigne e Luiz Felipe, nel pomeriggio anche Florenzi e Politano hanno lasciato Coverciano per tornare ai rispettivi club. “Sono andati via perchè sarebbero andati in tribuna e alcuni avevano problemi fisici. Li ho obbligati ad andare via. Se possiamo venire incontro ai club noi lo facciamo, mi sembrava inutile farli venire in Turchia”, ha spiegato Mancini. “Dobbiamo guardare all’ Europeo tra due anni e preparare la squadra per qualificarci. Sul gioco dipenderà anche dai giocatori che avremo a disposizione, ma sono valutazioni che faremo più avanti”, ha concluso Mancini. Al ct è arrivato poi il massimo appoggio da Leonardo Bonucci, uno dei pochi veterani rimasti per la gara di domani. “Il mister ci ha dato qualcosa di unico in questi 3 anni. Si è creato una empatia che raramente si è respirata a Coverciano in altre occasioni. La logica conseguenza è andare avanti e continuare questo percorso”, ha detto il difensore della Juventus.
Lo stesso Bonucci ha poi ribadito la sua intenzione di fare ancora parte di questo gruppo. “Non so cosa farà Giorgio (Chiellini, ndr), da parte mia c’è voglia di continuare per essere da esempio e da guida per i tanti giovani”, ha detto. “Con il mister abbiamo messo un punto sul passato per ricollegarci sul futuro che è adesso, bisogna partire per ricostruire. Ci sono le basi per una grande risalita”, ha detto Bonucci. Infine il difensore azzurro è tornato anche sulle polemiche per come gli Azzurri hanno lasciato lo spogliatoio del Barbera dopo la sconfitta contro la Macedonia. “E’ stato fatto un errore, la prossima volta faremo più attenzione perchè anche nella delusione questi particolare fanno la differenza. Chiediamo scusa per l’errore fatto, ma allo stesso tempo la prossima volta chiederemo più recipienti dove gettare i rifiuti”, ha concluso Bonucci. La Federazione ha inoltre tenuto a rimarcare che “lo stato dello spogliatoio in realtà non era quello del video, sono comparse anche cose che non ci appartengono”.
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