Calcio, Milan al Tas: oggi la sentenza. Fassone: “Fatto il possibile”

Ieri l'amministratore delegato ha provato a chiarire la propria posizione

Foto Claudio Furlan / Lapresse in foto Marco Fassone

Milano (LaPresse) – Il giorno del giudizio si è allungato fino ad oggi. Si conoscerà presumibilmente entro le 12 il verdetto del Tas di Losanna sul ricorso d’urgenza presentato dal Milan contro l’esclusione dall’Europa League 2018-2019 decisa dalla Camera giudicante della Uefa lo scorso 27 giugno. Ieri la delegazione rossonera guidata dall’ad Marco Fassone, il cui intervento è durato circa un’ora e mezzo, ha esposto le sue ragioni al Tribunale. Presenti la responsabile finanziaria Valentina Montanari e gli avvocati Cappelli e Aiello, oltre a Antonio Rigozzi, legale esperto in contenziosi sportivi. Nella ‘squadra’ pure Franck Tuil, rappresentante di Elliott, il fondo che ha presto il controllo della società dopo la fine della gestione di Yonghong Li. Nel pomeriggio è toccato alla Uefa ribadire la correttezza della sua decisione.

Ieri l’amministratore delegato ha provato a chiarire la propria posizione

E’ stata una giornata molto intensa“, ha commentato Fassone all’uscita. Nove le ore di dibattimento, con inizio alle 10 e conclusione alle 19. Vista la complessità della questione, il verdetto è slittato a domatttina. “C’è stato ampio tempo da parte del panel per ascoltare tutte le parti”, ha spiegato l’ad che non ha voluto sbilanciarsi. “Si è andati molto nel dettaglio, sono stati esplorati aspetti di business, finanziari, legali. Il panel ha tutti gli elementi per giudicare secondo legalità, nel miglior modo possibile”. “Abbiamo cercato di mettere insieme – ha proseguito – tutta quella che era la nostra possibilità in termini di supporto legale e certamente la presenza di Tuil ha dato ulteriore supporto alle tesi che avevamo già illustrato alla Uefa attraverso la documentazione in passato. Ma la presenza fisica, in un momento come questo in cui c’è stato un cambiamento di azionista, è significativa“.

Nella sua decisione l’Icfc, commissione di controllo finanziario dei club Uefa, aveva rilevato che il Milan aveva violato diverse norme del fair play finanziario riguardanti, in particolare, la necessità di un equilibrio finanziario. Obiettivo dei rossoneri, dimostrare la solidità finanziaria rispetto alla precedente gestione, e la sproporzione del verdetto Uefa alla luce della valutazione fatta in altri casi. Se il Tas darà loro ragione, il Milan tornerà davanti alle camere giudicati della Uefa per trattare nuovamente il ‘settlement agreement’.

Attilio Celeghini

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