TORINO – Dodici secondi per illudersi, ottantanove minuti per rovinare la partita e complicare terribilmente il cammino in Europa League. Passo falso del Napoli nel primo match di coppa al ‘Maradona’. Lo Spartak Mosca rimonta il gol lampo di Elmas e, approfittando dell’espulsione di Mario Rui dopo mezzora, segna tre reti nella ripresa infliggendo la prima sconfitta stagionale ai ragazzi di Spalletti, bravi comunque a restare in partita fino alla fine con la rete della speranza del solito Osimhen in pieno recupero.
I campani però alla lunga pagano l’inferiorità numerica e qualche calo di tensione di troppo. Il passaggio del turno che sembrava alla portata adesso è tutto da conquistare, anche perché il Legia Varsavia nell’altra gara del girone batte a sorpresa il Leicester e resta a punteggio pieno. Con Napoli e Leicester a sorpresa in fondo a un punto e costrette a inseguire.
Pronti via e il ‘Maradona’ esulta subito: cross di Insigne in area, Maksimenko non trattiene ed Elmas ringrazia, sbloccando la partita dopo appena dodici secondi. Sembra il preludio di una gara in discesa, ma le cose cambiano in fretta. Anche perché il Napoli non riesce a raddoppiare con Petagna, schierato dall’inizio per far rifiatare Osimhen, che calcia a lato da posizione favorevole. Poco dopo è Di Lorenzo in spaccata a sfiorare il raddoppio.
La partita cambia inevitabilmente al 30′: Mario Rui entra in ritardo su Moses, l’arbitro inizialmente ammonisce ma poi, su indicazione del Var, estrae il rosso. Insigne (sostituito da Malcuit) e compagni inevitabilmente abbassano il baricentro, lo Spartak prende coraggio ed esce alla distanza. Trascinato da Promes, di gran lunga il migliore in campo. L’attaccante olandese pareggia con un tiro sporco dopo l’affondo sulla destra di Moses.
Il Napoli risponde con una zuccata di Manolas, gol annullato per fuorigioco, ma sono i russi a farsi preferire nell’ultima porzione di partita. Bekaer semina il panico sulla sinistra e tocca in mezzo per il neoentrato Ignatov, il cui rasoterra fulmina Meret. I padroni di casa sono allo sbando e nel finale incassano anche il tris con Promes, che a porta sguarnita non sbaglia, nonostante l’espulsione pochi minuti prima di Caufriez avesse ristabilità la parità numerica in campo.
Gara chiusa? Non esattamente, perché Osimhen, entrato in avvio ripresa per dar manforte ai compagni, raccoglie il suggerimento di Di Lorenzo e riapre i giochi. Chiudendo nel migliore dei modi un settembre super da sette reti. Che non basta però per evitare una sconfitta che fa rumore, con tanto di rissa verbale dopo il triplice fischio finale.(LaPresse)