MILANO – Il Milan si rituffa in campionato con l’emergenza di sempre: l’infermeria. Nemmeno il tempo di smaltire il ko di Davide Calabria, fermato da un problema al polpaccio, che arriva la notizia del forfait di Ante Rebic. Il croato non sarà disponibile per la delicatissima trasferta di Firenze, ennesimo test di maturità per i rossoneri che sperano in un regalo da parte dell’Inter avversaria del Napoli. Senza contare che il calendario propone anche Lazio-Juve, altre due mine vaganti. Di certo, fare bottino pieno in un terreno ostico come il ‘Franchi’ permetterebbe al Diavolo di lanciare in messaggio alle rivali. “Una partita che pesa tanto”, sintetizza giustamente Pioli. Rebic “stava molto bene, ma nella partita di oggi dopo un colpo di tacco ha sentito una fitta. Sicuramente non sarà della partita”, informa il tecnico. Le note liete sono i recuperi di Romagnoli e Junior Messias. E le condizioni di Leao: “Ha giocato solo mezz’ora in nazionale, ha ricaricato le pile. L’ho visto bene e credo sia pronto per dare il suo contributo”.
In generale Pioli esprime cieca fiducia verso un un gruppo che, garantisce, ha assorbito bene gli impegni con le nazionali. “Professionisti forti, maturi, consapevoli”, li definisce l’allenatore. “Già dal primo allenamento ho visto grande concentrazione e determinazione. Ci stiamo preparando bene”. Tornando alla questione forfait, anche la Viola si presenterà con qualche problema in difesa: “Ma diffido dalle squadre che sembrano in difficoltà per le assenze di qualche giocatore”, evidenzia Pioli. “E’ successo anche a noi e abbiamo sempre trovato più energie e determinazione, più voglia di essere un gruppo forte. E’ un avversario molto, molto difficile, che aggredisce con intensità e coralità”. Dal tecnico, poi, parole di elogio per il collega Italiano: “E’ un ottimo allenatore, ha sempre fatto bene in tutte le squadre dove ha lavorato. Sta continuando a crescere. È giovane, ma con le idee chiare. Sta facendo un lavoro importante, in poco tempo ha dato una forte identità alla sua squadra, la Fiorentina – aggiunge – sta facendo un ottimo campionato e crescendo tanto”. L’arma in più dei viola, nemmeno a dirlo, si chiama Dusan Vlahovic: “E’ cresciuto tantissimo, è diventato un centravanti forte. L’ho allenato che era ancora un ragazzo, ma già faceva intravedere le sue ottime qualità”.
A guidare l’attacco rossonero, invece, sarà uno tra Ibrahimovic e Giroud. Favorito il francese, con Zlatan che risparmierà le energie per la sfida di mercoledì con l’Atletico Madrid. “Come gestisco l’alternanza tra i due? La prima valutazione è sulla condizione, chi sta meglio gioca. E poi in base anche alle loro caratteristiche e a quelle degli avversari, ma vale per tutti i giocatori”, spiega Pioli. A proposito di scelte: per fortuna, a centrocampo sono tutti disponibili. Ma in mediana ad agire sarà ancora il duo Tonali-Kessié, con il tecnico che difende l’ivoriano: “Nel derby la sua prestazione è stata giudicata solo per l’episodio del rigore, dove sicuramente poteva fare meglio, ma soprattutto nel secondo tempo è andata in crescendo. E’ tornato bene, in buone condizioni, è disponibile”. La trasferta in Toscana, per Pioli, è anche un suggestivo viaggio nella memoria: “Ero un allenatore più giovane, con meno esperienza. Alla Fiorentina sono stato bene da giocatore e da allenatore. Non sarà mai per me una partita normale, per la lunga appartenenza e per il ricordo di Davide Astori, che a Firenze sento ancora più vicino”.
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