ROMA – Le acque agitate da mesi hanno provocato tempesta. La Lega nazionale dilettanti, la più nutrita come numeri e ‘peso’ politico nel mondo del calcio, incassa l’uscita di scena di Cosimo Sibilia, che lascia la presidenza. Il dirigente avellinese, battuto da Gabriele Gravina lo scorso marzo nella corsa alla presidenza della Figc e non appoggiato da alcuni suoi stessi comitati regionali, ha deciso di rassegnare “le mie irrevocabili dimissioni con effetto immediato privilegiando l’interesse della Lnd”. Dopo aver ripercorso le tappe del suo mandato, Sibilia ha spiegato i motivi che lo hanno portato a questa decisione, presa alla vigilia di un appuntamento che “dovrebbe apparire un ‘atto formale’ ma che, per volontà di terzi, potrebbe avere rilevanza diversa”. Il dirigente spiega infatti che una buona parte del Consiglio direttivo del 28 ottobre non avrebbe voluto approvare il bilancio. “La sola ipotesi che tale vergogna potesse accadere mi impone di farmi da parte, favorendo le condizioni perché un ‘atto dovuto’ non sia barattato col mercato delle aspirazioni carrieriste”. Per Sibilia dimettersi costituisce dunque la “giusta conclusione di un percorso che mi ha visto privilegiare sempre dignità, correttezza, responsabilità e soprattutto onestà”. Il dirigente campano lascia una Lega che ha perso potere pur contando ancora per il 34%. La bocciatura del bilancio avrebbe avuto come conseguenza il commissariamento, da qui la scelta di Sibilia che in carica dal 2017 e rieletto a gennaio di quest’anno, lascia la gestione al vicepresidente Ettore Pellizzari, che entro 180 giorni dovrà dare il via al percorso elettorale e convocare l’Assemblea straordinaria elettiva della LND. “E’ un momento delicato per la Lnd che a me sta a cuore. E’ un fatto grave. Mi dispiace si trovi in questa situazione, la Lnd non merita di avere questi atteggiamenti, arrivare al commissariamento mi pare che sia una questione non facile”, ha dichiarato, a LaPresse, Carlo Tavecchio, ex numero uno della Figc e presidente dal gennaio della Lnd Lombardia (il comitato regionale dei Dilettanti che aveva guidato fino al 1999, nel periodo in cui lo stesso Sibilia era vicepresidente vicario della Figc). “La Lnd in questo momento perde, per motivi che si potevano evitare, la sua autonomia gestionale. Il futuro? Nella vita si può risolvere tutto ma bisogna rivedere tutta l’impalcatura e i rapporti con la Federazione”, ha aggiunto. La partita sul nuovo volto della Lnd è solo agli inizi.
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Calcio, Sibilia si dimette da Lnd: “Via per impedire la vergogna”
Le acque agitate da mesi hanno provocato tempesta. La Lega nazionale dilettanti, la più nutrita come numeri e 'peso' politico nel mondo del calcio, incassa l'uscita di scena di Cosimo Sibilia, che lascia la presidenza.