MILANO (LaPresse) – Carlo Tavecchio rilascia alcune dichiarazioni ai microfoni di ‘Radio Crc’. L’ex presidente federale ha parlato anche del ritorno di Mario Balotelli in nazionale.
Tavecchio su Balotelli e il calcio italiano.
A proposito dell’attaccante in uscita dal Nizza, ha affermato: “Balotelli in Nazionale non è una novità, 2 anni fa chiesi di farlo rientrare. Ero e resto suo tifoso. Se era lo spogliatoio che non lo voleva? Bravo, ma lo ha detto lei non io“.
E sul nostro calcio: “Il calcio italiano è meglio di quanto pensi la stampa e l’opinione pubblica. Abbiamo 4 squadre in Champions (in Francia ne hanno due), questo significa l’ingresso di più di 100 milioni di euro. Inoltre, siamo stati i primi ad utilizzare la Var che è stata la mossa più importante della mia legislatura. E abbiamo anche creato centri di formazione federali che stanno evolvendo. Poi, il materiale umano è quello che è e tutti vogliamo che crescano campioni. Scegliemmo Ventura, ma il panorama non offriva molto di più tra De Biasi e Montella e in 9 partite collezionammo 7 vittorie, 2 pareggi e poi l’inspiegabile“.
La sfortuna nel ranking e le responsabilità.
Tavecchio ha poi evidenziato: “Siamo stati sfortunati nel ranking avendo preso la Spagna per aver perso l’amichevole in Belgio, ma speravamo di battere la Svezia. C’è stata un po’ di sfortuna e con un tiro in porta abbiamo perso 1-0, ma non potevo scendere in campo a calciare i rigori o i corner. Mi sono preso le mie responsabilità e ho lasciato la Federazione con una grossa liquidità e una situazione perfetta. Sono andato in consiglio federale a proporre l’allenatore e, tra 21 persone, nessuna ha detto di no per cui più che dimettermi cosa dovevo fare? Ventura aveva il compito di portare l’Italia ai Mondiali, la formazione non l’ho fatta di certo io. Il direttore dell’orchestra quando suona male, poi deve risponderne“.
La nuova avventura della nazionale di Mancini e i retroscena.
Sulla panchina azzurra adesso è seduto Roberto Mancini. “Ci fosse stato Mancini non so se l’Italia sarebbe ai Mondiali. Ma Mancini all’epoca non era disponibile altrimenti avrei intavolato un discorso. Feci di tutto per Conte mentre Ancelotti non rientra nei parametri economici della Nazionale italiana. Conte non disse no, aveva un trattamento particolare e lo sapevano tutti che prendeva uno stipendio consistente e se fossi rimasto avrei insistito molto. Andrò a vedere la finale del Mondiale, come cittadino e tifoso del calcio“.
In chiusura una battuta sulla Var: “Il progetto è stato portato avanti da me con Blatter nel 2014 e in Italia siamo stati i primi a sperimentare e il giudizio è altamente positivo. Bisogna regolare con i meccanismi tecnici del trasferimento delle immagini dal campo alla cabina di regia”.