Calcio, torna la Serie A: big a caccia del Napoli. Juve operazione rimonta

La caccia al Napoli è aperta. Nel weekend, esaurita la finestra per le nazionali, riparte la Serie A per un nuovo tour de force che vedrà le squadre impegnate in Europa disputare 7 gare in 21 giorni e che fornirà un quadro più chiaro e dettagliato, a metà novembre, sulle forze in campo. Il Napoli, finora, è la squadra che ha convinto maggiormente.

Foto Alfredo Falcone / LaPresse

TORINO – La caccia al Napoli è aperta. Nel weekend, esaurita la finestra per le nazionali, riparte la Serie A per un nuovo tour de force che vedrà le squadre impegnate in Europa disputare 7 gare in 21 giorni e che fornirà un quadro più chiaro e dettagliato, a metà novembre, sulle forze in campo. Il Napoli, finora, è la squadra che ha convinto maggiormente. Lo dice la classifica, che vede gli azzurri a punteggio pieno dopo sei giornate, con un Victor Osimhen straripante e la possibilità di aggiungere a un attacco atomico anche Dries Mertens, pienamente ristabilito dopo gli acciacchi di inizio stagione. La banda di Spalletti dovrà difendersi in primis dagli assalti delle due milanesi, che inseguono a ruota e possono guardare con fiducia ai prossimi impegni. Il Milan ritroverà l’esperienza e la classe di Zlatan Ibrahimovic e Olivier Giroud, l’Inter resta la squadra da battere dopo il tricolore dell’anno scorso e, di giornata in giornata, sta assimilando sempre più i concetti di Simone Inzaghi. Non va tagliata fuori neanche la Juventus, che ha raddrizzato la classifica nelle ultime giornate anche se il distacco dalla vetta resta in doppia cifra (10 punti). Solo tra un mese sarà più chiaro se i bianconeri potranno essere o meno della partita scudetto.

Nelle zone nobili della classifica peseranno, e non poco, i tanti scontri diretti in programma nelle prossime settimane. I propositi bellicosi della Vecchia Signora si scontrano con le prossime due partite, rispettivamente contro Roma in casa e Inter a San Siro. Se Allegri vuole alimentare la fiammella della rimonta, Chiellini e compagni dovranno necessariamente aggiudicarsi almeno uno dei due big match. Il calendario è tiranno anche nei confronti dei nerazzurri, che, prima di ospitare la Juve, saranno di scena all’Olimpico contro la Lazio di Sarri. Due partite complicate preludio alla partitissima del 7 novembre, il derby con il Milan, ultima ‘fatica’ prima della nuova sosta per le nazionali. Forse già una sfida scudetto. I ragazzi di Pioli la settimana prima della stracittadina se la vedranno con la Roma. Pellegrini e compagni, classifica alla mano quarta forza del campionato, in questo ciclo hanno il cammino più tortuoso, con i big match contro Juve, Napoli e – appunto – Milan. Partite verità per comprendere meglio la reale forza dei giallorossi.

Sulle gare delle prossime settimane inciderà anche l’effetto coppe: Milan e Inter devono ancora conquistarsi la qualificazione Champions, mentre la Juventus, viceversa, potrebbe dedicare qualche energia in più al campionato avendo ipotecato il passaggio agli ottavi grazie al successo sul Chelsea. Percorso in discesa per la Roma in Conference League, discorso opposto per il Napoli, chiamato a non commettere più passi falsi in Europa League dopo il tonfo al ‘Maradona’ con lo Spartak Mosca che ha complicato il girone. Sulla prossima giornata, che ha in Lazio-Inter e Juve-Roma il piatto forte, andrà preso in considerazione anche il fattore sudamericani, impegnati in un tour de force in giro per il mondo con le rispettive nazionali per strappare un biglietto per il Mondiale 2022. L’Inter è la più penalizzata avendo in rosa gli argentini Correa-Lautaro e i cileni Vidal-Sanchez. Inzaghi li potrà riabbracciare proprio a ridosso del match, difficile immaginare un impiego se non parziale. La Juve potrà usufruire di un giorno di riposo in più utile per Cuadrado e compagni, ma a centrocampo la coperta a disposizione di Allegri è molto corta: senza Rabiot, fermo per il Covid, e con Arthur ancora lontano da una condizione dignitosa, il casting per affiancare il punto fermo Locatelli è aperto.

LaPresse

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