UDINE – Dopo una partita in cui aveva faticato terribilmente al cospetto di un’ottima Udinese, la Roma acciuffa con un rigore al 94′ il pareggio che le regala l’ottavo risultato utile consecutivo in campionato e la fa rimanere al quinto posto, con l’Atalanta, a 48 punti. Finisce 1-1 la sfida della ‘Dacia Arena’, gara valida per la 29esima giornata di Serie A: friulani avanti al 15′ con Molina, pareggio giallorosso nel recupero con Pellegrini.
Un penalty contestato dal dg bianconero, Pierpaolo Marino, che al termine della partita, ai microfoni di Dazn, ha detto di “non aver visto nessun fallo di mano”. Rigore decretato per un presunto fallo di mano di Zeegelaar, confermato dal Var, che ha ‘salvato’ la squadra di Mourinho dalla sconfitta e privato gli uomini di Cioffi di una vittoria che probabilmente avrebbero meritato.
Il tecnico bianconero conferma il 3-5-2, scegliendo Jajalo per sostituire lo squalificato Walace, affiancato a centrocampo da Pereyra e Makengo. Sulle fasce giocano Molina e Udogie, in avanti confermato il tandem Deulofeu-Beto. Roma in campo col 3-4-1-2, in cui Oliveria e Cristante agiscono in mezzo, con Pellegrini chiamato a supportare Abrham e Zaniolo.
Parte meglio l’Udinese, che sceglie la fascia di destra per cercare di aprire la difesa giallorossa, con Zalewski che appare immediatamente in difficoltà nell’arginare i fraseggi orchestrati da Pereyra, Deuloufe e Molina. Proprio Molina, al 15′, firma il vantaggio sugli sviluppi di un corner colpendo di sinistro da fuori area: quinto gol per il laterale, il terzo da fuori area.
La Roma non riesce a reagire: l’Udinese è organizzata, concentrata, sportivamente cattiva quel che serve e impedisce ai giallorossi di rendersi pericolosi in avanti. Così, dopo una velleitaria conclusione di Oliveira dalla distanza, sono i bianconeri ad andare vicini al radoppio: Makengo centra la traversa. Nell’intervallo Mourinho toglie Oliveira per El Shaarawy, passando al 3-4-3.
Udinese, però, ancora pericolosa con Makengo. La Roma si fa vedere al 22′ con Felix e poi alla mezzora, con una concitata azione nell’area friulana che però si traduce in un nulla di fatto. Nel recupero il neoentrato Samardzic calcia da posizione defilata, Rui Patricio si salva di piedi. Al 94′ l’episodio che decide la gara: Di Bello indica il dischetto per un presunto fallo di mano di Zeegelaar, il Var conferma e Pellegrini firma l’1-1.(LaPresse)