Caldo, Coldiretti Molise chiede stato di calamità: “Emergenza siccità”

"La situazione nelle campagne, evidenzia la Coldiretti, si va di giorno in giorno aggravando, interessando tutte le principali colture, orticole in pieno campo, ortofrutticole ed olivicoli nonché i vigneti in asciutta; particolare criticità interessa gli allevamenti privati di gran parte delle superfici pascolative"

MILANO – Coldiretti Molise, di fronte alla criticità che investono tutti i comparti del settore agricolo molisano, a causa delle persistenti anomalie metereologiche presenti da settimane sul territorio regionale, ha denunciato la forte preoccupazione degli operatori agricoli, alle prese con le alte temperature e la pressoché totale mancanza di precipitazioni.

“La situazione nelle campagne, evidenzia la Coldiretti, si va di giorno in giorno aggravando, interessando tutte le principali colture, orticole in pieno campo, ortofrutticole ed olivicoli nonché i vigneti in asciutta; particolare criticità interessa gli allevamenti privati di gran parte delle superfici pascolative”, spiega Coldiretti ” In proposito c’è da far rilevare che quest’anno il secondo sfalcio del fieno non è stato effettuato per mancata crescita! Per non parlare, poi, degli incendi che stanno devastando in maniera feroce il Basso Molise – continua – Un quadro decisamente negativo per la nostra agricoltura, continua Coldiretti, alle prese con un aumento dei costi di produzione che non ha precedenti, a partire dal carburante, passando per i concimi, i mangimi e gli antiparassitari”.

A fronte di tale situazione, l’Organizzazione ha chiesto al Presidente della Regione, Donato Toma, di attivare le procedure tecniche ed amministrative necessarie per effettuare gli accertamenti urgenti ed i sopralluoghi per determinare i danni subiti dalle aziende agricole e, quindi, dichiarare lo “stato di calamità naturale”. A fronte di questo quadro, già di per se sicuramente a tinte fosche, Coldiretti Molise segnala, inoltre, all’Assessorato Regionale all’Agricoltura la difficoltà da parte della imprese a poter procedere alle lavorazioni meccaniche, a causa della estrema “tenacità” dei terreni. Tale condizione ha come conseguenza un aumento notevole dei consumi di gasolio da parte delle macchine agricole utilizzate. L’aumento dei consumi, dovuto al persistere dell’andamento climatico sfavorevole, non consente alle assegnazioni ordinarie di carburante agevolato di coprire le esigenze effettive delle imprese. Pertanto, Coldiretti chiede all‘Assessore all’Agricoltura, Nicola Cavaliere, di valutare la possibilità di procedere ad una congrua maggiorazione delle assegnazioni di carburante evitando alle imprese agricole di dover ricorrere all’acquisto dal distributore, a prezzo pieno, causando un ulteriore aggravio dei costi.

LaPresse

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome