“Il Fatto Quotidiano”: Caltagirone ‘sfratta’ il “Mattino” da via Chiatamone

Il giornale di Travaglio svela alcuni retroscena riguardanti la decisione dell'editore di licenziare il direttore Alessandro Barbano

Alessandro Barbano e Francesco Gaetano Caltagirone

Il licenziamento dell’ormai ex direttore del “Mattino”, Alessandro Barbano, è stato deciso in poche ore. Dopo “La Repubblica”, che ha cercato di fare luce su questa improvvisa scelta, anche “Il Fatto Quotidiano”, attraverso un articolo di Vincenzo Iurillo, prova a svelare altri retroscena.

I tagli

Il “Mattino”, secondo quanto si legge nell’articolo di Iurillo, è sceso sotto quota 30mila copie vendute. E’ in crisi. Da un anno, inoltre, i rapporti tra Barbano e l’editore Francesco Gaetano Caltagirone non sarebbero stati dei migliori. Anzi, i due erano ai ferri corti per “Il Fatto Quotidiano”: Barbano aveva mal digerito i continui ‘tagli’ imposti dalla proprietà e questa scelta, ormai sempre più evidente, di trasformare il giornale nazionale di riferimento per il Sud in una sorta di sede locale dell’ingombrante ‘parente’, il “Messaggero”. Di recente la nuova veste grafica del “Mattino” richiama proprio quella del “Messaggero”. In questo modo, per Iurillo, si risparmia sulla produzione delle pagine nazionali: “Arrivano belle e pronte da Roma”, si legge nell’articolo. L’ennesimo segnale, secondo “Il Fatto Quotidiano”, dell’intenzione di Caltagirone di continuare nella politica di tagli di giornalisti e collaborazioni, riducendo al minimo gli investimenti nel quotidiano di via Chiatamone.

“Mattino” sfrattato dalla sede storica

E poi c’è proprio la questione della sede di via Chiatamone. La casa storica del quotidiano. Caltagirone ha deciso di lasciare i locali e trasferire uffici e redazione, entro il 2019, al Centro Direzionale. Sostiene “Il Fatto Quotidiano”. Quindi non più il ‘salotto’ di Chiaia, ma una zona nella quale dopo le 19 le strade si svuotano. Ma perché questo ‘sfratto’? “Il Fatto Quotidiano” ha le idee chiare. Per il quotidiano diretto da Marco Travaglio, Caltagirone vorrebbe riconvertire la sede di via Chiatamone a uso commerciale. Ci sarebbe, a tal proposito, anche un permesso a costruire datato 9 marzo, con Iurillo che avrebbe avuto conferma della notizia dall’amministrazione comunale, con i lavori che dovranno iniziare entro un anno.

Il sostituto di Barbano

Secondo Iurillo, Barbano avrebbe salutato la redazione in un clima di commozione e timore per il futuro. Nell’articolo si riportano anche le parole pronunciate dal sostituto di Barbano, vale a dire l’ex vicedirettore Federico Monga: “Speravo di diventare direttore, ma non in questo modo”. Intanto lunedì sarebbe in programma un’assemblea di redazione.

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