Di Battista afferma che i diritti civili non si toccano

E torna alla carica: dov'erano tutti i critici quando nella scorsa legislatura non si difendevano i cittadini?

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

MILANO (LaPresse)“Il nuovo governo non ha ancora iniziato a lavorare ma i soliti intellettuali ‘falce e cachemire’ gia’ sono partiti all’attacco. ‘Governo pseudo-fascista’; ‘vogliono cancellare l’aborto e le unioni civili’; ‘dobbiamo aver paura di questo governo'”. Alessandro Di Battista si fa sentire via Facebook e ricorda che “ora e’ tempo di realizzare concretamente i punti del programma. Non toccando – sottolinea – i diritti civili conquistati ma occupandoci adesso di quelli economici e sociali smantellati”. “Si puo’ fare tanto, possiamo partire immediatamente – suggerisce l’ex parlamentare M5s, custode dello spirito ‘movimentista’ M5s – dal salario minimo orario tanto caro a Luigi”.

Cosa facevano tutti gli altri quando venivano regalati soldi alle banche?

“Dov’erano quando l’ex-Presidente Boldrini, tra un ‘bella ciao’ e un altro applicava la ghigliottina in Parlamento azzittendo l’opposizione e favorendo un regalo miliardario di denaro pubblico alle banche private?”. Continua chiedendo: “Dov’erano quando il loro cocco bello da Rignano provava ad abolire non il Senato ma il voto dei cittadini?”

Due Governi di sinistra hanno posto la fiducia su due leggi elettorali

“Dov’erano quando due governi di centro-sinistra, Renzi e Gentiloni, posero la fiducia a due leggi elettorali, Italicum e Rosatellum, esattamente come fece Mussolini nel 1923? Ieri, come oggi del resto, costoro – accusa Di Battista – stavano dalla parte sbagliata della storia”.

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