MILANO (AWE/LaPresse) – Oltre 45mila stranieri lavorano nel mondo delle cooperative con una crescita del 10,9% negli ultimi cinque anni. E’ quanto emerge da un’analisi dell’Unione europea delle cooperative Uecoop su dati Camera di commercio di Milano.
Lo straniero trova integrazione sociale con il lavoro regolare
In relazione al prossimo vertice fra Roma, Vienna e Berlino sulla gestione dell’immigrazione in Europa, dai nuovi arrivi all’integrazione. “Con il lavoro regolare – sottolinea Uecoop in un comunicato – lo straniero trova una sua collocazione nella società. Evita il rischio di cadere nelle mani della malavita, sfugge alla povertà. Per di più, partecipa alla crescita delle comunità. Oltre a pagare le tasse e i contributi pensionistici. In questo senso – continua Uecoop – le coop italiane svolgono una funzione strategica. Tanto che sono aumentate anche le imprese cooperative gestite da stranieri. Dall’edilizia all’assistenza socio sanitaria, dal commercio ai servizi di pulizia, e sono arrivate a quota 5.248 con un balzo del 14,6% dal 2013 a oggi”.
Secondo 6 italiani su 10, il lavoro è utile proprio nelle strategie di integrazione
“Il lavoro viene percepito come una delle misure strategiche per l’integrazione dei migranti da oltre 6 italiani su 10. Favorevoli a tirocini gratuiti nelle aziende con percorsi di inserimento a cui affiancare corsi obbligatori di lingua italiana secondo l’83% degli italiani”.