Napoli – Nove ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state eseguite questa notte dai carabinieri di Napoli per omicidio e tentato omicidio aggravati da metodo e finalità mafiose. Tra gli arrestati ci sono esponenti di spicco dei clan avversari Mazzarella e Rinaldi, nonché Luigi Esposito detto ‘lo Sciamarro’. Le indagini hanno consentito quindi di ricostruire la dinamica e il movente dell’omicidio di Vincenzo De Bernardo, avvenuto l’11 novembre 2015. E del tentato omicidio di Antonio Amato, avvenuto il 7 settembre 2017.
Il 31 ottobre le forze dell’ordine hanno arrestato Salvatore Fido del clan Mazzarella
La polizia di Napoli ha arrestato Salvatore Fido, elemento di vertice del clan camorristico Mazzarella. Il 30enne, latitante, era destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nel febbraio di quest’anno per associazione di tipo mafioso. I poliziotti del Servizio centrale operativo e della Squadra mobile, con il supporto della polizia scientifica, lo hanno individuato in una villetta alla periferia di Giugliano (Napoli). A lui sarebbero da ricondurre gli scontri e le ‘stese’, raid armati a scopo intimidatorio, nei confronti del clan rivale Rinaldi.
Fido era irreperibile dallo scorso febbraio. Quando si è sottratto all’esecuzione di un decreto di fermo e successivamente di un’ordinanza di custodia cautelare per associazione di tipo mafioso. Al momento del blitz lo hanno trovato in possesso di una pistola con caricatore supplementare predisposto per il tiro a raffica e sovralimentato, un’auto e le chiavi di uno scooter.
In uno zaino hanno rinvenuto contanti, un passamontagna e documenti d’identità falsi intestati a persone diverse, quattro telefoni e numerose schede. Hanno rintracciato l’uomo, sorpreso da solo nella villetta a Varcaturo, dopo una complessa attività investigativa. Fondamentale per individuarlo il monitoraggio della rete dei suoi fiancheggiatori. Secondo quanto ricostruito dai militari, Fido avrebbe cambiato più volte dimore durante la latitanza per rendere più complessa la sua localizzazione.
(LaPresse)