Camorra, sequestrati beni a imprenditori: agevolavano il clan Polverino

Il denaro sequestrato rappresenta il profitto di alcuni reati di infedeltà patrimoniale

LaPresse - Matteo Corner

NAPOLI – Agevolavano il clan Polverino. Per questo motivo i militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Napoli, sotto il coordinamento della procura locale – Dda, ieri, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo per oltre 1 milione e mezzo di euro. Emesso dal gip di Napoli, Giovanna Cervo, nei confronti dei soci di un’azienda del commercio all’ingrosso di carni. Le indagini hanno fatto emergere che gli imprenditori, in concorso tra loro, disponevano di incassi e di crediti. Percepiti nel periodo in cui la società era sottoposta ad amministrazione giudiziaria. A seguito di precedente confisca disposta dal tribunale di Napoli – sezione misure di prevenzione. Determinando un buco di liquidità per 1.561.775,03 euro, sottratti dal patrimonio della società.

Il denaro sequestrato, scrivono i militari, rappresenta il profitto di alcuni reati di infedeltà patrimoniale e di estensione delle qualifiche soggettive contestati agli indagati, tra cui figura anche il rappresentante legale. Inoltre, precisano i militari, le condotte sono tutte aggravate perchè commesse “per agevolare il raggiungimento delle finalità illecite” del clan mafioso dei Polverino. In questo modo il gruppo aveva creato provviste di denaro utili per il sostentamento dei detenuti e delle famiglie degli associati. Garantendo la sopravvivenza del sodalizio egemone sul territorio di Marano (Napoli) e delle zone limitrofe.

(LaPresse)

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