ROMA (LaPresse) – “L’ultima vergognosa pagina del fallimento del piano rifiuti regionale è nello scaricabarile di queste ore. De Luca agita come alibi lo spettro della camorra. Consapevole che è proprio l’inefficacia della gestione regionale che rischia seriamente di aprire le porte ad apparati economico-criminali. Che ancora vedono il rifiuto come una miniera d’oro”. E’ quanto denunciano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle e componenti della Commissione regionale Ambiente Vincenzo Viglione e Maria Muscarà.
Campania, il bilancio del M5S
“Il suo vice Bonavitacola scarica sui Comuni il mancato funzionamento degli Ato. La cui paralisi è piuttosto l’effetto di giochi di potere finalizzati a spartire poltrone e nomine in seno a questi enti. Così da condizionarne le scelte strategiche. A questo si aggiunge il flop del piano dei controlli. Testimoniato dal fatto che a fronte di uno Stir come quello di Santa Maria Capua Vetere la cui documentazione su verifiche e collaudi diceva che tutto era in regola, i primi accertamenti investigativi evidenziano una serie di disfunzioni e manomissioni piuttosto preoccupanti”.
Il flop della gestione De Luca
E proseguono: “Totale fallimento del piano per la gestione ottimale dei rifiuti urbani, dal quale sono stati addirittura sottratti fondi per investirli nelle ecoballe. Altra operazione flop. In Campania non è stato effettuato alcun investimento per la riduzione e il riuso del rifiuto, non esistono impianti per lo smaltimento dei rifiuti speciali. Né sono stati realizzati gli impianti di compostaggio previsti dal piano regionale. Così che i rifiuti continuano ad essere traportati fuori regione con costi esorbitanti per operazioni di trasferimento e smaltimento. Che inevitabilmente finiscono per far gola proprio a quei clan evocati da De Luca”.
L’intervento dell’esecutivo
“Bene l’intervento tempestivo del ministro Costa e del Governo – sottolineano Viglione e Muscarà – con la messa in campo di un efficace pacchetto di misure tese alla repressione e alla prevenzione. Ma ora bisogna mettere mano a provvedimenti efficaci per ottimizzare la gestione del piano regionale rifiuti”.
Le disposizioni per arginare il fenomeno camorra e rifiuti
“Misure come quelle proposte dal Movimento 5 Stelle nella discussione all’ultima legge regionale, che prevedono un programma annuale di controlli sugli impianti, una convenzione con i vigili del fuoco finalizzata a intensificare i controlli antincendio, un catasto georeferenziato aggiornato e consultabile di tutti i siti regionali di tutti i siti regionali. Nello stesso tempo, come auspicato in questi giorni dal ministro Costa, è necessario mettere mano a un piano che preveda impianti di compostaggio distribuiti secondo principi prossimità e di autosufficienza. Riprogrammando la localizzazione dell’impiantistica secondo criteri coerenti con le esigenze dei territori”.