La cannella è una spezia molto conosciuta, dal colore giallo-bruno e dall’aroma inconfondibile, che si ricava dalla corteccia interna di alcuni alberi del genere Cinnamomum. Il processo di produzione prevede la rimozione dello strato esterno sugherino, seguita da un’essiccazione che arrotola la corteccia in cilindri multistrato, i cosiddetti “cannelli”.
Esistono due principali varietà commerciali. La più pregiata e costosa è la Cinnamomum zeylanicum, originaria dello Sri Lanka, di colore nocciola chiaro e aroma più delicato. La seconda è la Cinnamomum cassia, proveniente dalla Cina, più scura, con un sapore più aspro e un prezzo inferiore. Per distinguerle, si osservano i cannelli: quelli dello Sri Lanka sono più sottili, friabili e color ruggine.
La raccolta avviene due volte l’anno, dopo la stagione delle piogge. Questa spezia vanta una lunga storia nella medicina ayurvedica, dove è impiegata da millenni per le sue notevoli qualità. È un potente antisettico naturale, efficace contro funghi, batteri e virus, utile per contrastare raffreddore, mal di gola e sintomi influenzali.
I benefici per la salute sono stati confermati da numerosi studi. La cannella è un eccellente antiossidante, stimola la circolazione sanguigna e aiuta a ridurre i livelli di colesterolo “cattivo” (LDL), contribuendo a proteggere l’apparato cardiovascolare.
Per chi soffre di diabete di tipo 2, si è dimostrata un valido supporto. Grazie alla presenza di un particolare polifenolo, agisce in modo simile all’insulina, aiutando a regolare i livelli di zucchero nel sangue. Si è rivelata efficace anche per alleviare i dolori mestruali.
La cannella può inoltre contribuire indirettamente alla perdita di peso. Limita l’assorbimento degli zuccheri a livello intestinale, prevenendo picchi glicemici, e agisce come un blando “brucia grassi”. Aiuta anche a controllare la fame nervosa e il desiderio di dolci.
Dal punto di vista nutrizionale, 100 grammi di prodotto essiccato apportano circa 247 calorie e contengono principalmente carboidrati (55 g) e un’elevata quantità di fibre alimentari (53,1 g), oltre a proteine (4 g) e una minima parte di grassi (1,24 g).
In cucina, il suo utilizzo è estremamente versatile. L’abbinamento classico con il miele è perfetto per lenire la gola infiammata. Si sposa magnificamente con la frutta, in particolare con le mele, esaltando il sapore di torte, risotti e sorbetti.
Dalle foglie e dai rami giovani si ottiene anche l’olio essenziale tramite distillazione. Può essere usato per suffumigi contro le affezioni respiratorie o per massaggi, diluito in un olio vettore come quello di mandorle.
Per conservare al meglio la spezia è fondamentale riporla in barattoli a chiusura ermetica, al riparo da luce, calore e umidità. L’aroma si mantiene più a lungo nella versione in stecche, che possono essere grattugiate al momento dell’uso.
Nonostante i numerosi vantaggi, è importante non eccedere. La dose giornaliera consigliata è di non superare i 3 grammi. Un consumo eccessivo può causare reazioni allergiche o irritazioni. È sconsigliata in gravidanza e a chi soffre di patologie epatiche o intestinali, a causa della cumarina, una sostanza moderatamente tossica se assunta in grandi quantità.





















