La Casa Bianca “dichiara guerra” a Zte. Anche Huawei nel mirino

Il tema della sicurezza nazionale è importantissimo negli USA. Ecco spiegata la pressante attenzione verso Facebook ed i dati degli utenti

LP / AFP PHOTO / Brendan Smialowski

WASHINGTON (USA) (LaPresse/AFP) – La Casa Bianca ha dichiarato che non è ancora stato raggiunto un accordo con Pechino sul gruppo cinese di telecomunicazioni Zte. Larry Kudlow, consigliere economico di Donald Trump, ha affermato che “nessuna decisione è stata presa da entrambe le parti in questa fare”.

Washington ha vietato l’esportazione di componenti elettroniche statunitensi. Come i microprocessori, essenziali per la produzione di smartphone Zte.

Questo divieto ha portato il gruppo cinese a cessare la maggior parte delle proprie attività. Mettendo a repentaglio 75mila posti di lavoro.

Il tutto è dovuto ad un’intensa lotta per la sicurezza nazionale. Nel mirino anche Huawei, direttamente interessata al caso Facebook

MILANO (LaPresse)“Huawei non ha mai raccolto né archiviato alcun dato degli utenti di Facebook”. Lo scrive il gruppo cinese in una nota, in relazione alle recenti notizie uscite sui media a proposito dei dati degli utenti de social network. “Come tutti i principali produttori di smartphone, Huawei ha lavorato insieme a Facebook per rendere i suoi servizi maggiormente fruibili da parte degli utenti”, prosegue il comunicato.

Francisco Varela, vice president of Mobile Partnerships di Facebook, aveva dichiarato che “Facebook, come altre aziende americane di tecnologia hanno collaborato con Huawei. Ed anche con altri produttori cinesi, per integrare i propri servizi su questi telefoni. Questo processo per rendere Facebook compatibile con gli smartphone Huawei, è stato controllato fin dall’inizio. Tenuto conto dell’interesse del Congresso, vogliamo precisare che tutte le informazioni di questa integrazione con Huawei, sono state memorizzate nel dispositivo e non nei server di Huawei”.

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