Casal di Principe, conti in rosso: il Comune corre ai ripari. Disavanzo da 1,3 milioni e rischio stangata dai contenziosi

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Ottavio Corvino

CASAL DI PRINCIPE – Una situazione finanziaria al limite, con un disavanzo già rilevante e destinato ad aggravarsi in assenza di interventi urgenti. Non si chiude nel segno dell’equilibrio il primo anno dell’amministrazione guidata dal sindaco Ottavio Corvino. Anzi, i numeri del bilancio evidenziano uno scenario preoccupante, tanto da spingere la maggioranza a proporre un provvedimento di ripiano che sarà discusso domani in consiglio comunale.

La seduta, convocata dal presidente Adolfo Ferraro, è fissata per le 19 e 30 (seconda convocazione dopodomani alle 20 e 30). I consiglieri comunali, sia di maggioranza che di opposizione, sono già stati messi al corrente della situazione, che è stata oggetto di analisi nella commissione bilancio. Proprio in quella sede è emerso che nel rendiconto di gestione 2024 è stato registrato un disavanzo pari a un milione e 309mila euro. Un peggioramento di circa 94mila euro rispetto all’anno precedente. A determinare questa crescita, secondo i tecnici, sono stati diversi fattori: l’aumento del fondo per il rischio contenzioso, maggiori spese per l’energia elettrica, un incremento degli accantonamenti per le procedure di demolizione delle case abusive (legate al progetto Re.S.A.), e – non da ultimo – la scarsa capacità di riscossione dei residui attivi.

Ma il dato che più allarma riguarda il contenzioso legale. Negli ultimi mesi, infatti, il Comune ha affidato incarichi legali per circa 50mila euro e ha ricevuto nuove richieste di pagamento e decreti giudiziari per un importo complessivo stimato in circa 4 milioni di euro. Una mole di potenziali contenziosi che, se dovessero essere riconosciuti fondati, rischia di far crollare l’equilibrio finanziario dell’Ente.

In tal caso, il Comune sarebbe costretto ad aumentare significativamente il fondo contenzioso, con un impatto diretto sull’avanzo di amministrazione disponibile, sulla necessità di attivare misure straordinarie di riequilibrio e sul bilancio 2025 e degli anni successivi.
Altro elemento critico resta la riscossione delle entrate. A fronte di entrate accertate per 25 milioni e 118mila euro, l’ammontare effettivamente incassato si ferma a 12 milioni e 640mila. Oltre 12,4 milioni restano dunque da riscuotere, a conferma di una strutturale inefficienza nella riscossione, in particolare per quanto riguarda le entrate tributarie ed extratributarie.

Un quadro che ha spinto i tecnici a raccomandare alla parte politica l’attivazione di un piano triennale di ripiano e l’avvio di una rigorosa azione di controllo della spesa. Il rischio contabile legato al contenzioso viene definito di dimensioni tali da rendere urgente l’adozione di misure correttive e preventive. Tra queste, è stata suggerita all’amministrazione una revisione straordinaria del fondo contenzioso, il coinvolgimento attivo dell’organo di revisione, un eventuale ricorso consultivo alla Corte dei conti e – se necessario – l’attivazione di un piano di riequilibrio finanziario pluriennale.

Il dibattito in aula si preannuncia acceso e decisivo per il futuro dei conti pubblici comunali. Un dibattito che sicuramente porterà ad intervenire e a fornire chiarimenti Maddalena Corvino, delegata al Bilancio.

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