CASERTA – I carabinieri in cerca di armi al Parco Primavera dopo l’aggressione dei giorni scorsi conclusasi con il ricovero in ospedale di un 40enne picchiato e ferito a colpi di pistola da un gruppo di giovani. Ieri mattina 5 pattuglie in assetto antisommossa, appartenenti alla compagnia carabinieri di Caserta, hanno perquisito due abitazioni e diverse aree comuni, senza però trovare armi, secondo quanto è emerso.
Cinque persone sono indagate per lesioni aggravate e porto abusivo di arma da fuoco, il ferito (42 anni, originario di Maddaloni ma domiciliato a Caserta) è fuori pericolo e la pistola utilizzata per sparargli è ancora da trovare.
Intorno alle 21 del 23 settembre, l’uomo ha avuto un alterco con un gruppo di ragazzi che bivaccava sotto la finestra di casa sua e ha intimato loro di andar via.
Si è passati agli insulti e alla fine la lite è finita nel sangue. Dapprima i ragazzi lo hanno strattonato, strappandogli la maglietta, poi con una mazza da baseball lo hanno colpito ripetutamente agli arti superiori e inferiori, fratturandogli un braccio. Infine gli hanno sparato a una coscia (il proiettile è rimasto conficcato nella gamba, è stato estratto dai medici nel corso dell’intervento chirurgico a cui è stato sottoposto in ospedale) e lo hanno colpito alla testa con il calcio dell’arma. Anche la compagna è stata malmenata. Il ferito è peraltro sotto processo per un’inchiesta su reati di droga e la prossima udienza si terrà fra pochi giorni.
Le indagini sull’episodio proseguono e l’aggressione ha riportato l’attenzione sul problema della sicurezza nel Parco. Un’area abitativa nato nel 1980, quando il Comune si trovò nell’esigenza di dare rapidamente una casa a un gruppo di sfollati del terremoto. Furono quindi requisite le palazzine appena costruite a Tuoro, ma solo pochi anni fa l’amministrazione ha comprato gli edifici.
“Siamo in uno stato di degrado – dichiara il consigliere comunale Nicola Gentile, residente a Tuoro – i piani interrati del Parco, adibiti a garage, sono completamente aperti e i malavitosi hanno la possibilità di svolgervi le loro attività illecite. Servirebbero più controlli sia da pare del Comune, proprietario degli immobili, che degli organi di polizia. Certo, ogni tanto arriva un’auto di pattuglia, ma sarebbero necessari controlli mirati per scongiurare i reati che spesso vengono commessi. Siamo in periferia e la gioventù malavitosa ha campo libero”. Il consigliere invoca più attenzione dallo Stato “non dico come a Caivano, perché la situazione non è paragonabile, ma almeno qualche pattuglia che nelle ore serali controlli i seminterrati”.
Un problema iniziato 43 anni fa, secondo quanto ricorda Gentile: le palazzina del Parco erano ancora disabitate e l’allora Banca di Roma trattava per rilevarle. Il Comune le requisì per ospitare gli sfollati, peraltro con un ristoro modesto per i proprietari degli edifici, e solo di recente le ha acquistato le palazzine, spendendo quasi 8 milioni di euro”.
Paradossalmente, nota Gentile, la crisi economica ha migliorato la sicurezza nella frazione: “Fino a un anno tempo fa c’era qualche bar nella zona centrale di Tuoro che di sera veniva frequentato da persone poco raccomandabili che invadevano le strade e la facevano da padroni, da quando questi locali hanno chiuso non se ne vedono più”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA