CASERTA – Tre ragazzi a bordo di una Panda hanno esploso proiettili di gomma contro due migranti. Uno è stato colpito al torace ed è stato poi dimesso dal pronto soccorso con due giorni di prognosi. E’ questa la denuncia presentata da due ragazzi maliani (Daby e Sekou), insieme ai volontari del progetto Sprar del Comune di Caserta. E a trasformare questo pessimo episodio di cronaca in un fatto di rilevanza nazionale è un particolare emerso dalla denuncia. I tre aggressori avrebbero agito al grido di “Salvini, Salvini”. In questi minuti si sta tenendo una conferenza stampa con le associazioni che gestiscono il servizio Sprar di Caserta, che parlano senza mezzi termini di “vergognoso episodio razzista”.
La ricostruzione dei fatti nella denuncia presentata alle forze dell’ordine
Ecco la loro ricostruzione dei fatti: “Intorno alle 22, mentre tornavano a casa, all’incrocio tra viale Lincoln e via Salvatore Commaia, sono stati avvicinati da una Fiat Panda di colore nero, a bordo della quale viaggiavano tre giovani italiani che, brandendo una pistola ad aria compressa al grido ‘Salvini, Salvini!’, sparavano due colpi di pistola a distanza ravvicinata, dei quali uno colpiva al torace Daby, ferendolo (due giorni di prognosi) ed un altro, sparato all’indirizzo del Sekou, andava a vuoto. Accompagnati da un’operatrice legale e dall’avvocato difensore Francesco Pugliatti, i due hanno sporto formale denuncia – querela nei confronti di persona/e da identificare per l’aggressione. E’ stata inoltre richiesto il sequestro di una telecamera nella zona”.
Il parallelo strisciante con i terroristi islamici
Già il fatto di aver agito al grido di “Salvini! Salvini!” è sufficiente per far accostare immediatamente questo fatto di cronaca casertana alle stragi dei terroristi compiute invocando Allah. Naturalmente gli esponenti del Pd sono stati i primi a ‘lanciarsi’ sulla notizia, soffiando sul fuoco e gettando benzina su un argomento già di per sé ‘caldo’. Ecco per esempio il presidente campano del Pd, Stefano Graziano: “Non si può restare indifferenti. Negli ultimi mesi si sono verificati vari episodi preoccupanti. Penso alla sparatoria di Macerata, ai fatti di San Ferdinando solo per citare i casi più eclatanti. Nel paese c’è un clima preoccupante, che si amplifica poi sui social network. C’è una spirale d’odio che non conosce precedenti, alimentata da tante fake news e anche da una sorta di campagna elettorale permanente. Credo perciò che bisognerebbe smetterla di soffiare sul fuoco e di muoversi con maggiore senso di responsabilità. Basta odio”.