Casertana, Bakayoko come Proia sbaglia a porta vuota: problema psicologico oltre che tecnico. Errori marchiani negano gol e punti

Bakayoko della Casertana (foto Stefano Della Cioppa)

CASERTA – L’era Pavanel a Caserta non è iniziata come sperato ma ancora una volta sono gli episodi a cambiare le carte in tavola. Già sotto la gestione Iori la Casertana ha buttato al vento tantissime occasioni, e di conseguenza punti, che avrebbero potuto dare respiro sia all’ex trainer rossoblu che all’intera piazza. Ma così non è stato, perché in diversi momenti sono state fallite chance che hanno del clamoroso. L’emblema è il mancato raddoppio nel match di fine novembre contro il Giugliano da parte di Proia, che avrebbe dovuto semplicemente dare più forza al pallone. A porta sguarnita, il tiro fu talmente debole che permise al difensore ospite di salvare in scivolata sulla linea: la partita rimase in bilico ed al 95’ D’Agostino (stesso nome del presidente rossoblu) gelò il “Pinto” con il gran gol del pareggio. Sabato scorso, contro il Picerno, si è verificato un secondo caso che lascia presupporre quanto il problema sia nella testa dei calciatori. Sullo 0-0 Paglino serve un cioccolatino che Bakayoko doveva solo scartare, ancora a porta vuota. Al contrario di Proia con i tigrotti, il francese esplode un bolide che si alza troppo e sbatte incredibilmente sulla traversa.

Sarebbe potuta essere la rete del vantaggio, con tanto di inerzia a favore ed impatto giusto con il nuovo allenatore, ed invece non è andata così. Sei minuti dopo il Picerno si è portato in vantaggio con Guerra, casertano di San Marcellino, ed il team rossoblu è tornato nel baratro psicologico. Da che mondo è mondo, il calcio è episodico, con frammenti che cambiano le storie delle partite e, di certo, l’occasionissima sciupata da Bakayoko è un qualcosa che al momento la Casertana non può permettersi di sbagliare. Non v’è dubbio che se anche l’esterno ex Stella Rossa avesse segnato, la sconfitta sarebbe potuta avvenire anche nel resto dei minuti, ma di sicuro il nuovo allenatore Pavanel, squalificato e sostituito in panchina da Zeoli, avrebbe potuto giovare di quell’entusiasmo, di quell’impatto, di quella voglia di cambiare il volto alla stagione che spesso accade ai cambi d’allenatore. La cosiddetta scossa a Caserta, invece, si è fermata alla traversa e da quel momento i lucani hanno preso il sopravvento. Dopo la rete di Guerra, solo un Zanellati in versione super ha evitato che il passivo diventasse ancora più ampio, con strepitose respinte in successione.

Lo stesso portiere di Moncalieri è stato l’unico a metterci la faccia sabato in sala stampa ed ha svelato alla piazza qual è stato l’impatto di Pavanel a Caserta: “Con noi è stato molto diretto, l’approccio è stato molto positivo ed è andato sulle cose semplici. Quando arrivi e devi preparare una partita in due giorni non è facile. Ha provato a ripartire dalle certezze. Ci ha chiesto di fare un passaggio in meno, soprattutto in fase difensiva e andare più diretti in attacco. In questo momento conta di più il risultato. Il gioco ora passa in secondo piano. Mentalmente c’è stato qualcosa, ha provato a toccare certi tasti. Abbiamo fatto anche chiacchierate singolarmente. Alla squadra manca qualcosa a livello di mordente e di ambizione. C’è bisogno di una svolta, dobbiamo dare tutti qualcosa in più”. Ed anche nelle parole dell’ex pipelet ex Torino e Giana Erminio si percepisce il desiderio del gruppo di mettere fine al trend negativo e rialzare una Casertana che sta rischiando grosso.

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