CASERTA – Come in ogni società calcistica che si rispetti, la programmazione tecnica della nuova stagione inizia con l’apposizione di due tasselli iniziali al puzzle societario. Basi su cui si fonda tutto l’apparato strutturale, prima ancora della scelta dei calciatori. Direttore sportivo ed allenatore sono le figure che bisogna inserire nell’organigramma come prima mossa. Una volta che arriva la fumata bianca per la loro investitura, solo successivamente ad essi, la composizione della rosa e le decisioni su conferme, rinnovi e cessioni di calciatori diventano argomenti di discussione e riflessione. Il presidente Giuseppe D’Agostino lo sa bene e, dopo nove anni di esperienza al timone del sodalizio di viale Medaglie d’Oro, ha in programma nella sua agenda due incontri con Carlo Taldo e Manuel Iori.
Il primo colloquio è avvenuto con il direttore sportivo, uomo d’esperienza che, nel mese di gennaio, è subentrato a Trevor Trevisan con l’obiettivo di rianimare una squadra che, in quel momento, era allo sbando e necessitava di acquisti, dopo le tre sconfitte consecutive culminate nella disfatta di Biella contro la Juventus Next Gen. Il carisma e la conoscenza di atleti non è mai mancata al 53enne di Merate che, dal 2021 al 2024, ha svolto il ruolo di direttore sportivo del Genoa. Un inizio in salita, con la retrocessione in Serie B al debutto (era subentrato a Francesco Marroccu ad ottobre, promosso dopo cinque anni dalla Primavera), ma subito Taldo ha fatto intravedere di che stoffa è fatto, con la scelta di affidare la panchina ad Alberto Gilardino che è risultata decisiva per l’immediata promozione in Serie A e l’ottimo undicesimo posto dello scorso anno. Ma non solo il Grifone: l’ex calciatore di Como e Modena in passato ha collaborato anche con Lugano e Cremonese, fortificando il suo carattere e la sua competenza.
Il curriculum ha affascinato D’Agostino che lo ha investito di un compito difficile. Quando ad inizio gennaio il presidente gli ha chiesto quale fosse il profilo giusto per allenare la Casertana, egli ha spinto per Massimo Pavanel, tecnico che bada al sodo più della tattica. Alla lunga però il gioco e le prestazioni sono iniziate a latitare, così poi si è optato per il ritorno in panchina di Iori. Per quanto concerne il reparto calciatori, Taldo ha convinto suoi pupilli come Kallon, Egharevba e Bunino ad aiutarlo nell’impresa, così come si è speso per consolidare i legami con Damian e Kontek che erano ammaliati da altre sirene. Frison e Llano tra gli altri arrivi, mentre sul piano delle cessioni, oltre a Salomaa e Satriano, ha dato un’importante chance ad Asencio, che ha avuto alle sue dipendenze nella Primavera genoana. Non è andata come sperato, per cui fu ceduto al Novara. Dalle testimonianze entro i muri del Pinto, evince che abbia fatto sentire il suo peso anche nello spogliatoio, oltre alle dinamiche di trasferimento in entrata ed uscita. Tante informazioni positive che D’Agostino ha recepito ed intende avvalorare con il proseguimento del rapporto.