CASERTA – Ad una settimana dalla sospirata salvezza conquistata a Trapani, la Casertana inizia a tracciare il bilancio della stagione appena terminata. Non v’è dubbio nel reputare che è stato vissuto un campionato al di sotto delle previsioni, con i falchetti che hanno imperversato, per larga parte della stagione, nelle zone più critiche della graduatoria. Eppure l’inizio lasciava ben sperare con prestazioni consistenti e soprattutto pareggi conquistati ai danni di squadre affermate. Alla lunga, però, l’astinenza da vittorie è iniziata a pesare in virtù della mancanza di un attaccante vero nell’area di rigore. Asencio e Satriano si sono rivelati acquisti sbagliati, da parte dell’ex ds Trevor Trevisan, tanto da siglare appena una rete in due in metà stagione (sono stati ceduti a gennaio). Nullo, quasi, il loro contributo alle performance di difesa e centrocampo che, nella prima parte di gestione di Manuel Iori, hanno dato tutto.
I due atleti offensivi sono stati le principali delusioni della stagione mentre Proia si è salvato in virtù dell’innalzamento delle sue prestazioni nel girone di ritorno. Eppure tante erano le aspettative nei confronti di un centrocampista che era arrivato a Caserta con un folto curriculum: ben 153 presenze in Serie B, con due finali play-off giocate da protagonista con il Cittadella che si è dovuto arrendere prima al Verona e poi al Venezia, nel sogno di conquistare la Serie A. Alla fine il 29enne romano ha siglato 5 reti ma ciò non cancella diversi black-out vissuti durante la stagione.
Dalle note dolenti si passa ai migliori. E da questo punto di vista, il pubblico rossoblu ha assistito ai tanti miracoli di un portiere che è stata un’autentica rivelazione. Alessandro Zanellati è arrivato in punta di piedi ma in poco tempo si è fatto apprezzare per le sue prodezze tra i pali. Se la Casertana ha evitato lo spauracchio dei play-out, gran merito è del pipelet ex Padova e Giana Erminio che ha salvato il risultato in tante partite. A 25 anni, il ragazzone di Moncalieri gode dell’esperienza e della struttura fisica per salire in Serie B, dopo oltre 100 presenze in C. Di certo, ripartire da lui sarebbe il desiderio di tutti i fans rossoblu ma a breve si apre il mercato e, probabilmente, i suoi riflessi non saranno passati inosservati agli osservatori delle big. Con la Casertana ha un contratto in scadenza nel 2026 e tutti vorrebbero tenerlo, ma pare siano arrivate già alcune richieste.
Zanellati è il migliore per distacco dell’annata rossoblu, aiutato da una difesa che, per larghi tratti della stagione ha tenuto a galla la barca, su tutti Bacchetti, Kontek, Gatti ed Heinz. Solo 38 i gol subiti dai falchetti: un dato che quantifica la solidità difensiva. Ciò che sono mancati, come già ribadito prima, sono i sigilli offensivi, tanto che i falchetti hanno messo a segno appena 30 reti. Se nel girone d’andata, la situazione era catastrofica, nel girone di ritorno tutto è cambiato con l’arrivo di Vano, Egharevba e Kallon. Soprattutto i primi due hanno svolto un ruolo fondamentale, rispettivamente con 6 e 4 reti all’attivo. Vano ha ricoperto il ruolo di punto di riferimento, segnando gol fondamentali come l’incornata a Trapani, Egharevba ha aggiunto qualità e fantasia, evidenziandosi anche sotto porta. Sono stati loro tra i migliori assieme a Collodel che, partito maluccio, è salito presto nelle gerarchie ed ha garantito duttilità, fisicità e quantità. Una spanna sotto Carretta e Damian che, con la loro esperienza ed al secondo anno all’ombra della Reggia, si sono fatti sentire nello spogliatoio ed in campo, anche quando le cose si stavano complicando. Una barca mai affondata, che all’ultima giornata è attraccata al porto della salvezza.