MILANO – Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha deciso di non farsi interrogare – come invece aveva annunciato di voler fare inizialmente – dai pm milanesi Carlo Scalas Paolo Filippini che stanno indagando sull’affidamento da parte di Regione Lombardia di una fornitura di camici e Dpi da parte di Dama Spa, società del cognato del governatore, Andrea Dini. I reati contestati dai pm Carlo Scalas e Paolo Filippini, che hanno concluso le indagini nel mese di luglio, hanno indagato, tra gli altri, Fontana per l’ipotesi di frode in pubbliche forniture. “Il presidente Fontana ritenendo evento utopistico che la Procura, dopo l’avviso di chiusura indagini possa mutare impostazione accusatoria a seguito di un suo interrogatorio ha deciso di riservare le proprie difese alle fasi processuali successive di fronte a giudici terzi”, ha spiegato l’avvocato Jacopo Pensa, difensore del governatore.
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Caso camici: il presidente Fontana rinuncia all’ interrogatorio davanti al pm
Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha deciso di non farsi interrogare - come invece aveva annunciato di voler fare inizialmente - dai pm milanesi Carlo Scalas Paolo Filippini che stanno indagando sull'affidamento da parte di Regione Lombardia di una fornitura di camici e Dpi da parte di Dama Spa, società del cognato del governatore, Andrea Dini.