Calcio, Xavi: “Emozionato di tornare al Barça, qui puoi solo vincere”

"Sono molto emozionato, grazie mille, non voglio emozionarmi ma lo sono molto. Grazie mille alla società e ai tifosi. Come vi ho detto quando sono partito da qui, noi siamo la migliore squadra del mondo e il Barça ha bisogno di essere esigenti: non puoi pareggiare o perdere, qui devi vincere”.

MILANO – “Sono molto emozionato, grazie mille, non voglio emozionarmi ma lo sono molto. Grazie mille alla società e ai tifosi. Come vi ho detto quando sono partito da qui, noi siamo la migliore squadra del mondo e il Barça ha bisogno di essere esigenti: non puoi pareggiare o perdere, qui devi vincere”. Queste le prime parole di Xavi Hernandez, nuovo allenatore del Barcellona, nel corso della firma sul contratto al fianco del presidente Joan Laporta. Proprio il massimo dirigente catalano ha detto: “Questo giorno segnerà la storia del club. Bentornato a casa Xavi e famiglia. È una giornata molto emozionante”.  “Vengo con un’idea molto chiara: lavorare duro ed essere esigenti, i giocatori vanno provati per convincerli a raggiungere i successi. Saremo giudicati dai risultati, ma cercheremo di giocare bene affinché i risultati arrivino”, ha detto ancora Xavi. “La mia idea come allenatore è aiutare la squadra, ma al Barça è difficile, ci sono giocatori che noto da fuori che sentono la pressione. Lavoreremo con loro per aiutarli a livello personale e professionale. Si tratta di aiutarli e fare squadra”, ha proseguito. Infine sul suo schema tattico. “Vogliamo essere intensi, aggressivi, recuperare palla nell’altro campo. Una squadra che lascia in campo l’anima”, ha concluso.

“Essere paragonato a Guardiola è già un successo per tutto quello che ha dato al calcio e al Barça. Per me è il miglior allenatore del mondo e ogni paragone per me adesso è un male. Saranno i risultati a dire se farò bene o no, ma per me è un successo che mi confrontino con lui”. Sugli insegmanenti da Rijkaard, Guardiola e Luis Enrique, ha detto: “Molte volte mi vengono in mente consigli di Frank, Van Gaal, Vilà, mio padre, Cruyff, Guardiola, Luis Enrique…”.

LaPresse

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