Castelvolturno, sgomberate 15 famiglie dal Parco Saraceno

CASTELVOLTURNO – Hanno preso il via ieri mattina le operazioni di sgombero delle 15 famiglie che occupavano abusivamente gli alloggi al Parco Saraceno. Il complesso immobiliare è ubicato in località Pinetamare, era stato realizzato per gli addetti della Nato, ma nel corso degli anni gli alloggi sono diventati baracche.
Alle operazioni hanno preso parte le forze dell’ordine, la Polizia municipale, i volontari della Protezione civile, i vigili del fuoco. Quindici famiglie hanno lasciato abitazioni fatiscenti e malsane, pericolose per la pubblica e privata incolumità. Non ci sono stati disordini o momenti di frizione: agli abitanti inoltre era stato già comunicato di dover abbandonare le abitazioni.
L’amministrazione comunale ha seguito l’intervento deciso dalla Procura. Gli uffici delle Politiche sociali hanno provveduto ad individuare una sistemazione per le famiglie, che per qualche tempo saranno ospitate in albergo in attesa di una soluzione diversa, e si spera, definitiva. Il Comune non possiede abitazioni da poter assegnare: si è dunque reso necessario ricorrere ad altre strutture. Il sindaco Pasquale Marrandino e la sua squadra sono stati impegnati nel tenere conto anche delle esigenze di persone disabili e di anziani che occupavano le abitazioni: anche in questi casi sono state individuate dagli uffici le soluzioni più idonee a garantire il loro benessere. Gli abitanti hanno chiesto di poter avere dei locali dove poter depositare mobili ed elettrodomestici in attesa di avere una nuova dimora. Una società del gruppo Coppola ha messo a disposizione delle famiglie degli spazi ad hoc. Nel corso dell’intervento è stata anche rinvenuta una vettura che, a seguito di accertamenti, è risultata rubata. Il proprietario è stato rintracciato e gli è stato restituito il veicolo.
E’ noto che nel corso degli anni ci sono stati diversi tentativi di sgombero delle palazzine di Parco Saraceno ma non si sono mai conclusi. Le case sono state liberate ma subito dopo occupate da altre famiglie o da stranieri, nonostante si tratti di locali inabitabili dal punto di vista igienico sanitario e della sicurezza, con infissi pericolosi e balconi senza ringhiere. L’operazione di ieri ha scritto la parola ‘fine’ a una questione annosa.
La zona del complesso immobiliare è attigua all’area dove dovrebbe sorgere il porto turistico. struttura che costituirebbe un notevole volano dello sviluppo turistico ed economico della città e di cui si parla dai primi anni del 2000. Resta da vedere se lo sgombero di Parco Saraceno potrà dare nuovo impulso all’iniziativa.

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