Catania, maltrattamenti ai genitori e furti a casa: arrestato 37enne

La procura distrettuale della Repubblica di Catania, nell'ambito di indagini a carico di un 37enne, indagato per i reati di maltrattamenti contro familiari, lesioni aggravate, furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale

Carabinieri (Foto Andrea Butti/LaPresse)

MILANO – La procura distrettuale della Repubblica di Catania, nell’ambito di indagini a carico di un 37enne, indagato per i reati di maltrattamenti contro familiari, lesioni aggravate, furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale, ha richiesto ed ottenuto nei suoi confronti la misura cautelare della custodia in carcere, eseguita dai carabinieri della stazione di Motta Sant’Anastasia, nel Catanese.

Le indagini, coordinate dal pool di magistrati qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere, hanno fatto luce sulla “condotta persecutoria” posta in essere nel tempo dall’uomo nei confronti dei suoi genitori, il padre di 70 anni e la madre 67enne.

“L’esistenza della coppia, genitori anche di un altro figlio 42enne, era stata irrimediabilmente segnata dalla dipendenza dell’arrestato da sostanze alcoliche e stupefacenti che, più volte aveva reso impossibile il normale svolgimento della loro vita”, si legge in una nota della procura.

Quest’ultimo, infatti, secondo l’accusa, da circa tre anni sottoponeva i genitori ad atti di violenza tali da costringerli ad abbandonare l’abitazione e, quindi, di trasferirsi in un altro Comune della provincia etnea.

Per racimolare il denaro necessario all’acquisto della droga, secondo gli inquirenti, l’uomo aveva rubato e venduto gli elettrodomestici presenti nell’abitazione e i preziosi della nonna materna.

Già nell’ottobre dello scorso anno aveva aggredito il padre e la madre, addirittura cagionando a quest’ultima la frattura dei polsi come refertato dai medici “trauma cranico minore, frattura base III metacarpo e distacco parcellare base falange prossimale IV dito mano sx”, con relativa prognosi di 30 giorni.

Come facilmente presumibile, queste manifestazioni di rabbia “avevano fortemente provato la donna – si legge ancora in una nota della procura – facendola cadere in uno stato di profonda prostrazione che, comunque, non le impediva di preoccuparsi ancora dell’ottimale sussistenza del figlio che, a quel punto, viveva autonomamente da solo nella loro vecchia casa familiare”.

Lo scorso 26 agosto, il padre dell’uomo si era recato nella sua abitazione per consegnare al figlio un pacco contenente viveri ed indumenti puliti ma, al suo arrivo, aveva notato il figlio intento a rubare l’impianto di scarico di una Mercedes parcheggiata davanti alla porta d’ingresso.

Immediatamente il genitore aveva rimproverato il figlio per ciò che stava facendo ma quest’ultimo, per tutta risposta, secondo l’accusa, lo ha minacciato di morte e di far esplodere l’abitazione con il gas, quindi lo ha colpito con alcune pietre costringendolo a rifugiarsi velocemente dentro casa per evitare il peggio.

Neanche il pronto intervento dei carabinieri, arrivati dopo la richiesta d’aiuto del padre, era riuscito a riportare alla calma il 37enne che, continuando ad inveire pesantemente contro il genitore e cercando di sfondare con una pietra il cancello dietro il quale l’anziano aveva trovato riparo, aveva minacciato anche i militari vantando le proprie capacità nelle arti marziali.

L’uomo, pertanto, è rientrato dentro casa distruggendone le suppellettili ma, con l’aiuto di personale medico del 118, i militari sono riusciti a sottoporlo a Tso.

Quest’ultimo episodio ha determinato nel padre la consapevolezza di non poter ulteriormente soprassedere sulle ‘intemperanze’ del figlio e, pertanto, si è rivolto ai carabinieri per sporgere denuncia.

I militari delegati delle indagini hanno accertato tra l’altro che l’uomo in questione, fa sapere ancora la procura, “oltre ai citati episodi ed alle descritte caratteristiche comportamentali, in un crescendo d’intensità negli atti di violenza contro i genitori era stato più volte sottoposto al Tso nel recente passato nonché, nello scorso mese di giugno, era stato arrestato dai carabinieri nella flagranza del reato di furto”.

La procura della Repubblica è, quindi, arrivata all’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip catanese, dopo la quale è stato portato nel carcere palermitano di Termini Imerese.

(LaPresse)

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