Centrodestra, Cav: “Va rifondato ma ora rafforzare Draghi”. Ancora tensione Salvini-Meloni

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto Silvio Berlusconi

MILANO“Bisogna pensare al 2023, quando la maggioranza degli italiani si esprimerà, ne sono certo, per un centrodestra di governo che dovrà completare il lavoro di questi mesi. Nel frattempo, però, bisogna consolidare il buon lavoro del governo Draghi: il Paese ha bisogno di stabilità e di continuità”. Parole e musica di Silvio Berlusconi.

Il leader di Forza Italia, in un’intervista esclusiva a ‘Chi’, torna a parlare anche dello stato di salute del centrodestra, uscito malconcio dalla partita per il Quirinale e finito in un gioco di non detti e veleni. Tensioni che rischiano di inquinare l’aria della coalizione in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, a partire dalle comunali del 2022, con una serie di città al voto tra cui Palermo, Genova, Padova, Verona, L’Aquila, Catanzaro e Parma.

“I rapporti personali con Salvini e Meloni – aggiunge il Cavaliere – sono sempre stati molto cordiali, le valutazioni politiche non sempre coincidono. Del resto, se fosse così saremmo un partito unico e non una coalizione. Però il centrodestra che io ho fondato nel 1994 è un’alleanza scritta non da un notaio, ma nel cuore degli italiani”.

I toni restano accesi, i contatti fra i leader sono ridotti all’osso e la temperatura è sempre alta. Dal canto suo, il leader della Lega, Matteo Salvini, non cambia la linea del post Quirinale al microfono di Radio Libertà: “Qualcuno ha tradito ma io lavoro per ricostruire con quelli che ci sono. Non obbligo nessuno a rimanere, se qualcuno vuole vincere o perdere da solo vada pure”.

E ancora: “Abbiamo davanti delle sfide epocali e dovremmo cercare di vincerle tutti insieme. Il popolo, visti gli ultimi sondaggi, si astiene e noi abbiamo il dovere di parlare a questa gente. Se litighiamo, ci diviamo o perdiamo tempo giustamente quando si andrà a votare staranno tutti a casa”. Intanto, il segretario del Carroccio, risultato positivo al Covid il 3 febbraio scorso, farà il tampone sabato e, “in caso di negatività, si rimette faccia fuori”.

E Giorgia Meloni? La presidente di Fratelli d’Italia, che giovedì potrebbe tornare a Mediaset ospite di ‘Dritto e rovescio’ di Paolo Del Debbio, non si nasconde dietro un dito. Esclude un incontro a breve con gli altri leader del centrodestra e, quindi, confida: “Io non sento Salvini da prima che votasse Mattarella, ho sentito Berlusconi due giorni fa. Lui dice ‘stiamo uniti’, ma per carità: solo che non possiamo scriverlo sulla sabbia”.

La leader del partito di destra pensa anche al futuro: “Io mi preparo per il Governo, con l’opposizione che ci faccio? È una vita che danno FdI per spacciata o che vogliono chiuderci in un angolo ma non ci sono mai riusciti. Io lavoro per diventare primo partito dopodiché do le carte. Per questo sono per il maggioritario”.

Secondo Meloni, insomma, “la destra va bene, FdI molto bene. Il resto della coalizione attualmente ha enorme difficoltà, sul piano parlamentare ha dimostrato la sua inconsistenza. Ciò non toglie che rappresenta la maggior parte degli italiani e credo sia giunta l’ora di fare chiarezza”.(LaPresse)

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