Cesa, a fuoco il deposito dei Guarino

Dopo il rogo ai mezzi della ditta Buttol a Maddaloni e all’azienda agricola di Falcone a Villa Literno incendio anche nella struttura di via Atellana. Tra i proprietari dello stabile anche Cesario, ex candidato al Consiglio. Si teme una bomba ecologica

CESA – L’Agro aversano continua a bruciare. Le fiamme agostane stavolta hanno devastato il deposito di mezzi meccanici e materiale edile della famiglia Guarino situato in via Atellana. Tra i proprietari dello stabile c’è anche Cesario Guarino, candidato al consiglio comunale nella lista che l’anno scorso ha portato alla vittoria elettorale Enzo Guida.

Ed è stato proprio il sindaco ad informare la comunità dell’ennesimo rogo divampato nella notte tra ieri e mercoledì in Terra di Lavoro e sedato grazie al tempestivo intervento dei vigili del fuoco. I caschi rossi, ha fatto sapere il primo cittadino, “hanno proceduto al campionamento delle lastre a copertura del capannone al fine di escludere che si trattasse di amianto, così come comunicato dalla proprietà stessa. A tutela della privata e pubblica incolumità – ha aggiunto – l’amministrazione, unitamente al personale della polizia municipale e del settore ambiente, sta monitorando la situazione.

Sono in corso accertamenti ed analisi che interessano l’intera area, anche quella non direttamente colpita dall’evento. Sarà cura del Comune – ha garantito – avvisare i cittadini sugli esiti delle analisi comunicate. Si attendono, infatti, i risultati per l’adozione, eventuale, di provvedimenti. Nel frattempo, i titolari stanno provvedendo allo smaltimento dei rifiuti, prodotti dalla combustione”. Per comprendere la natura dell’incendio bisognerà aspettare la relazione dei caschi rossi.

Il timore che questi roghi non siano connessi a cause naturali ma rappresentino azioni intimidatorie è alto. C’è la paura che possano rappresentare il biglietto da visita (o una reazione) della criminalità che cerca di tornare a farsi sentire fisicamente nel casertano. A preoccupare il Movimento 5 Stelle, invece, sono soprattutto le ripercussioni sull’ambiente che potrebbe avere l’incendio. Ed è per tale ragione che ha preparato un esposto che destinerà al prefetto, all’Arpac e al sindaco.

“Nonostante lo spegnimento, permangono forti timori rispetto alle sostanze che si sono sprigionate nell’aria. A detta di molti cittadini che abitano in zona – hanno riferito i grillini -, si sarebbero registrati piccole esplosioni, fumi tossici, nube nera e tanta preoccupazione verso le 3 di ieri notte, nel deposito presente su via Martiri Atellani di proprietà della famiglia Guarino. Ci auguriamo che venga fatta al più presto luce su questo disastro”.

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