Roma (LaPresse) – Gran primo tempo, applausi, ma alla fine è baratro blanco. Alla Roma reduce dal ko di Udine non basta neanche la musichetta della Champions, perché all’Olimpico il Real Madrid passa 2-0 aggiudicandosi il primo posto matematico nel girone. Prima del match infatti il crollo del Cska con il Viktoria Plzen aveva già qualificato agli ottavi giallorossi e spagnoli, che danno vita ad una gara divertente che punisce i padroni di casa. Peccato per Di Francesco, che vede i suoi giocare i primi 45′ con personalità e occasioni; nella ripresa però il gol di Bale annulla la Roma, che subisce poi passivamente anche il raddoppio di Vazquez al 14′. Pesano gli errori gravi di Fazio e Under, mentre tra i pochi a salvarsi ci sono Kolarov e il voglioso Zaniolo.
Nelle formazioni iniziali Dzeko non recupera e Di Francesco lancia il 4-2-3-1 con Under-Zaniolo-El Shaarawy dietro Schick, mentre Solari replica con un 4-3-3 dove Llorente fa il Casemiro e Benzema è assistito da Bale e Vaquez. Bene nei primi minuti Under e Bale, mentre Kroos prova a servire Benzema senza fortuna. Al 7′ Kolarov chiede un fallo di mano al limite dell’area (Turpin dice no ma ci sono dubbi), poi dalla sinistra calcia alto dalla sinistra. Ritmi bassi e gara noiosa nel primo quarto d’ora, ma la partita dà la sensazione di potersi accendere da un momento all’altro sui due fronti. E puntuale al 20′ arriva la prima scintilla: Vazquez arpiona un cross di di Bale e serve Modric, il croato calcia ma Olsen respinge con i piedi. Passano due giri di lancette e Schick spreca una grande occasione, sbucciando un cross al bacio di Kolarov.
Clamoroso l’errore di Under che sullo 0-0 poteva indirizzare diversamente la partita
Intanto El Shaarawy lascia il campo per un sospetto problema muscolare: al suo posto il baby Kluivert, che si piazza nella stessa posizione. L’olandese prova subito a mettersi in proprio ma calcia altissimo, mentre Zaniolo cerca di farsi vedere con un pressing molto generoso. Superata la mezz’ora l’Olimpico carica gli 11 giallorossi e si vede: Varane salva a pochi passi da Courtois, poi lo stesso belga ‘miracoleggia’ su Schick prima di un bolide di Kolarov dai 35 metri che esce di poco. I blancos sono molto leziosi – con Marcelo e Carvajal in difficoltà fisica – e solo Kroos prova a scuoterli con un tiro a giro dal limite che Olsen blocca sicuro. Prima dell’intervallo occasione gigantesca per la Roma: Zaniolo ruba palla sulla sinistra e serve Under, che da due metri calcia incredibilmente in curva.
Pronti via nella ripresa e i 59mila dell’Olimpico sono gelati: su rinvio di Olsen Fazio serve all’indietro Bale, che da due passi firma il vantaggio blanco. I giallorossi reagiscono di rabbia e Carvajal muro un tiro a botta sicura di Zaniolo. Al 5′ Olsen evita il raddoppio uscendo alla grande sulla fuga del campione gallese. Il deludente Kluivert ci prova con un sinistro debole, ma al 14′ arriva il secondo gol del Real. Bale crossa sul secondo palo, torre di Benzema per Vazquez che da due passi batte ancora Olsen.
Colpevole anche qui Fazio, fuori posizione nell’attimo decisivo. Nzonzi esce tra i fischi per Coric, ma la Roma ormai è in bambola. Più che andare vicina al gol che riaprirebbe tutto, la squadra di casa va ad un passo dallo 0-3 dopo una staffilata di Benzema. Nel finale entrano anche Coric, Karsdorp, Diaz e Asensio: c’è però poco o nulla de segnalare.
Continua il trend vincente del Real all’Olimpico
Il Real prende i tre punti e conferma il feeling con l’Olimpico, dove ha vinto 5 delle ultime 6 gare e ha perso solo nel 2008. Solari lascia fuori Asensio e Isco e ha ragione; se i suoi troveranno voglia e corsa il Real sarà la mina vagante del torneo. DiFra invece riflette: gli ottavi arrivano nel modo peggiore e ora arriva l’Inter. Un nuovo ko aprirebbe una voragine sotto la sua panchina: con l’ex Spalletti sarà un dentro o fuori sia per lui che per la stagione della Roma.
Alessandro Banfo