“Chi ha inquinato deve pagare”

Occupati i locali di Kfc e la Federico II, ad Aversa niente corteo: si piantano alberi

NAPOLI – La rabbia delle nuove generazioni infiamma le strade del capoluogo partenopeo. Il cielo grigio che copre i palazzi del centro sembra partecipare all’umore dei manifestanti che rivendicano il proprio futuro. All’orizzonte smog, surriscaldamento globale, natura sovrasfruttata Serve una svolta verde, subito. Ieri in migliaia hanno raggiunto piazza Dante per il Global Strike, lo sciopero globale per il clima del movimento Fridays for Future. Ambientalisti, associazioni, centri sociali, soprattutto giovani. Armato di megafoni e striscioni l’esercito di Greta Thunberg percorre le principali strade partenopee chiedendo alle istituzioni giustizia climatica: “La nostra rabbia è energia rinnovabile… non finisce”, è uno degli slogan scelti per il corteo. “Nella nostra regione si continua a morire di tumore, in una Terra dei fuochi martoriata dalla politica stracciona”, spiega uno dei promotori ricordando il legame indissolubile tra salute e ambiente.

Spazi occupati

Poi la protesta si sposta in piazza Carità nei locali di Kfc, catena statunitense di fast food specializzata nel pollo fritto, con un sit-in di protesta contro gli allevamenti intensivi: “Chi ha inquinato deve pagare”, gridano i giovani chiedendo forme di produzione ecologiche e rispettose degli animali, e poi ancora: “Non è cibo, è violenza”. Dopo la manifestazione in centro il corteo si sposta nella sede dell’Università Federico II in via Mezzocannone. Gli attivisti di Fridays for future entrano nella sede centrale e riaprono una sala vuota che ospiterà lo spazio ClimaX, un laboratorio ecologista autogestito, dove si terranno incontri sul tema della crisi climatica. “Siamo qui per riprenderci i nostri spazi. Per un’università sicura pretendiamo spazi di cura”, spiegano i creatori del laboratorio ambientalista.

Aversa

Mentre il capoluogo partenopeo brucia di rabbia, nel Casertano mancano le proteste e si cerca l’attenzione delle istituzioni in maniera diversa. La delegazione aversana del movimento di Greta Thunberg, in alternativa, ha deciso di organizzare una giornata dedicata alla rinaturalizzazione. “La nostra rabbia non è solo energia rinnovabile, ma anche uno spunto per riflettere, agire ed anche ricordare”, è il messaggio dell’iniziativa ‘Piantala’ organizzata da Fridays for future con l’associazione ‘Fenice-Crea non distruggere’. Nel pomeriggio al Parco Pozzi i partecipanti mettono a dimora alberi per dare un volto nuovo e più ecologico alla città.
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