La Banca europea per gli investimenti (Bei) ha concesso un finanziamento da 40 milioni di euro a Commercianti indipendenti associati (Cia-Conad). L’operazione rientra in un piano di investimenti più ampio da 80 milioni, finalizzato a migliorare l’efficienza e la sostenibilità ambientale della rete di vendita della cooperativa.
Luca Panzavolta, amministratore delegato di Cia-Conad, ha spiegato che una delle priorità sarà l’incremento degli impianti fotovoltaici. L’obiettivo è passare dagli attuali 80 negozi dotati di pannelli a oltre 100, coprendo così quasi il 50% dell’intera rete associata. Il piano prevede anche la modernizzazione dei sistemi di raffreddamento, con l’adozione di gas non inquinanti e soluzioni più efficienti, che miglioreranno anche il microclima interno.
Panzavolta ha ricordato l’impegno della cooperativa, che da due anni redige un bilancio di sostenibilità per rendicontare le proprie azioni. “Per un’azienda la sostenibilità non è più una scelta ma un obbligo”, ha dichiarato, sottolineando la responsabilità del gruppo verso il territorio e le comunità. Grazie alle misure già implementate e a quelle in programma, si stima una riduzione dell’impatto ambientale di circa il 30% per ogni punto vendita rispetto a dieci anni fa.
Sebbene gli interventi di efficientamento richiedano un investimento iniziale, questi si traducono in un ritorno economico per i soci nel corso degli anni. Il modello cooperativo si rivela strategico: “Forniamo aiuti ai nostri soci con finanziamenti per gli impianti e convenzioni con le aziende installatrici”, ha spiegato Panzavolta. Questo approccio permette di massimizzare i risparmi attraverso economie di scala e acquisti collettivi.
L’attenzione all’ambiente si estende anche al packaging dei prodotti a marchio Conad, che costituiscono oltre il 41% del fatturato. La cooperativa punta a raggiungere l’obiettivo del 75% di imballaggi biodegradabili o riciclabili. Questa sensibilità è sempre più apprezzata dai consumatori, in particolare dai più giovani, generando un importante ritorno d’immagine e confermando una tendenza che coinvolge l’intera filiera produttiva.





















