Cibo sprecato, boom post lockdown

NAPOLI – Nel nostro paese gettiamo in media 595,3 grammi pro capite a settimana, ovvero 30,956 chilogrammi in un anno: il 15% rispetto al 2020. E’ il dato sconcertante emerso nell’ambito della prima edizione del Forum della ristorazione collettiva e sostenibile promosso da Legambiente Campania e Contital che ha raccontato  i nuovi dati del Rapporto Waste Watcher International riferiti allo scorso anno. L’incontro si è tenuto ieri mattina con il patrocinio del comune di Baronissi (in provincia di Salerno) e la collaborazione dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari di Campania e Lazio. Il Forum si propone come un’alleanza tra associazioni, imprese e istituzioni nel campo della ristorazione nato con l’obiettivo di dare un contributo alla conversione ecologica del settore a partire dalla lotta allo spreco alimentare. Buttare cibo nella pattumiera è un problema che incide non solo sulla spesa delle famiglie, ma soprattutto su ambiente e vita delle persone. Sprecare cibo non è ‘solo’ un problema etico, ma anche ecologico. Per prima cosa si spreca energia, infatti a finire nella pattumiera insieme agli alimenti c’è anche la corrente utilizzata per produrli, inoltre si va ad incidere sui costi della raccolta differenziata, perché tutto il cibo buttato andrà smaltito. E’ un lusso che il nostro pianeta non può permettersi di sostenere.

Spreco post lockdown

Il ritorno alla vita sociale, nella convivenza con il virus, ci ha resi probabilmente meno attenti nella gestione e fruizione del cibo, un dato che si accentua a Sud (+18% di spreco rispetto alla media nazionale) e per le famiglie senza figli (+ 12% rispetto alla media italiana).Vale complessivamente 7,37 miliardi di euro lo spreco del cibo nelle nostre case: una cifra vertiginosa, ovvero il doppio di quanto ha stanziato il Governo per sostenere il contrasto al caro energia, e corrisponde allo sperpero annuale di 1.866.000 tonnellate di cibo, solo nelle nostre case.

Meno spreco più riciclo

Il Primo Forum della Ristorazione Collettiva e sostenibile è una delle tappe della campagna “- SPRECO + RICICLO” che ha l’obiettivo di coinvolgere ristoranti, agriturismi, mense, banqueting e catering, sale per cerimonie per la conversione ecologica del settore della ristorazione, attuando azioni concrete per prevenire lo spreco alimentare attraverso la distribuzione e l’utilizzo di vaschette di alluminio come strumento per consentire ai clienti delle attività ristorative aderenti (agriturismi,mense scolastiche e aziendali, ristoranti) di portare a casa il cibo non consumato. Una sfida importante per diffondere una pratica, utile ed etica come portare il cibo avanzato in una vaschetta di alluminio che una volta usata è riciclabile al 100% e all’infinito. 

Le attività che aderiscono alla campagna saranno fornite di un bollino in modo che i cittadini potranno scegliere quelle attività ristorative che hanno aderito alla campagna richiedendo la vaschetta in alluminio “Qui il cibo è al sicuro”, prodotta a partire da materiale riciclato e che, al termine del suo utilizzo, può essere conferita nella raccolta differenziata per essere nuovamente riciclata, permettendo di risparmiare il 95% dell’energia necessaria per produrre l’alluminio primario da fonti estrattive.

Legambiente

“Con la prima edizione del Forum – commenta Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania – vogliamo stringere un patto con i principali attori del mondo della ristorazione partendo dalla lotta allo spreco alimentare un problema che incide non solo sulla spesa delle famiglie, ma soprattutto su ambiente e vita delle persone. Per favorire un consumo consapevole servono strategie delle amministrazioni e del mondo industriale. Importante incentivare e vigilare e far rispettare i Criteri ambientali Minimi (CAM) nell’affidamento dei servizi del settore della ristorazione collettiva istituzionale in modo da garantire una maggiore attenzione al valore del cibo e prevedendo vari strumenti per prevenire lo spreco di cibo”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome