MILANO (LaPresse) – “Ci speravo, il secondo posto per me è un po’ una sconfitta. Ma ero al lumicino dopo una fuga così da lontano in una corsa molto tirata”. Vincenzo Nibali commenta così ai microfoni Rai il secondo posto nel Giro di Lombardia dietro a Thibaut Pinot.
Un secondo posto che sa di sconfitta
“Lui aveva la condizione migliore, ha anche vinto la Milano-Torino – ha proseguito il capitano della Bahrain-Merida – Ha avuto una crescita differente. Per la vittoria avevo battezzato lui e Valverde, non ha deluso le aspettative”. Il corridore siciliano ha ottenuto un piazzamento importante a tre mesi dal ritiro forzato dal Tour de France.
“Cercavo anche io un po’ di riscatto dopo aver inseguito tanto in questa stagione e aver ricevuto anche qualche critica gratuita da chi magari non segue così bene il ciclismo – ha ammesso – E’ difficile potersi rilanciare e tornare ad alti livelli, oggi questo secondo posto mi ha dato tanto. La Vuelta è stata la corsa a tappe più difficile che ho corso da professionista, ci sono arrivato con dei problemi e fuori condizione”.
Il ritorno di Nibali al Giro d’Italia?
Il prossimo anno Nibali potrebbe tornare a correre il Giro d’Italia. “E’ molto interessante, Vegni mi ha lanciato qualche frecciatina – ha raccontato – Sappiamo già com’è la partenza, quest’anno ho saltato il Giro per puntare un po’ di più sul Tour, scopriremo le carte pian piano. Per me significa sempre qualcosa in più perché è la corsa che mi ha lanciato in Italia, l’ho vinta due volte. Ci sono molto legato ed è normale che possa scegliere di venire al Giro, ma a questo voglio pensarci più avanti”.
Le prospettive future
Discorso simile riguardo il proprio futuro, dato che il prossimo anno il corridore della Bahrain-Merida andrà in scadenza. “Non è il momento di parlarne, ora arriva l’inverno e si mettono testa e gambe a riposo, la prossima stagione sarà molto importante per me – ha concluso – Ci può anche essere l’opportunità di continuare, poi è chiaro che possano arrivare offerte”.