Incendi, scontri, stato d’emergenza, coprifuoco. In Cile la situazione continua ad essere drammatica. Immagini di distruzione e, purtroppo, diverse vittime rendono il quadro troppo simile a quello che non si viveva da decenni, praticamente ai tempi della dittatura di Pinochet.
La situazione attuale in Cile
Il suo presidente Sebastian Pinera aveva definito la Nazione “un’oasi felice” all’interno di un Sudamerica dove le ‘turbolenze’ sono comunque all’ordine del giorno e praticamente ovunque. In realtà il Cile sta mostrando in questi giorni quella che è la sua vera anima, vale a dire un Paese in cui esiste un profondo malcontento per le profonde disuguaglianze sociali. E gli scontri che si stanno verificando lo dimostrano con chiarezza. Le proteste si riferiscono ai costi considerati esagerati dei farmaci e delle assicurazioni sanitarie, l’aumento delle bollette della luce e un sistema educativo dai costi proibitivi. Tutti fattori che nel corso del tempo hanno costretto migliaia di famiglie a indebitarsi. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, però, è stato l’aumento delle tariffe del trasporto pubblico a Santiago, aumento che ha colpito soprattutto gli studenti. I dati parlano chiaro: in euro, uno stipendio medio di un lavoratore è di circa 400 euro e il trasporto pubblico era attivato fino a 40 euro. Da lì l’ira della popolazione che non sembra volersi fermare, che ha portato ad oltre trecento feriti e a una decina di morti ma anche ad un risultato importante.
Sospeso l’aumento dei biglietti della metropolitana
Perché il presidente Pinera ha annunciato la sospensione degli aumenti delle tariffe della metropolitana: “Ho ascoltato con umiltà la voce della gente – ha detto il numero uno cileno – e non avrò paura di continuare a farlo, perché così si costruiscono le democrazie. Ho deciso di sospendere l’aumento dei biglietti della metropolitana e questo richiederà la rapida approvazione di una legge. Il tutto per arrivare a concordare un sistema che consentirà di proteggere meglio i nostri compatrioti”.