Palermo, confiscata la villa al ‘re del calcestruzzo’ di Borgetto

Operazione della Guardia di Finanza

Foto LaPresse - Mourad Balti Touati 30/09/2017 Milano (Ita) - Corso porta vittoria - Palazzo di giustizia Cronaca Presentazione del nuovo libro di Andrea Galli "Dalla Chiesa", storia del generale dei Carabinieri che sconfisse il terrorismo e morì a Palermo ucciso dalla mafia Nella foto: esterno del tribunale

PALERMO – I finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo hanno eseguito un provvedimento di applicazione di misura patrimoniale emesso – su richiesta della Procura della Repubblica – dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione e finalizzato alla confisca di beni immobili riconducibili o comunque nella disponibilità del pregiudicato Benedetto Valenza, storico esponente della famiglia mafiosa di Borgetto e personaggio dotato di un notevole curriculum criminale.

In particolare, è stata confiscata una villa con piscina. Con area SPA e boschetto privato, sita in Partinico, per un valore totale di circa 4 milioni di euro.

Valenza è già stato coinvolto in diversi processi di mafia. Figlio di Salvatore e nipote di Erasmo, esponenti di vertice della famiglia mafiosa di Borgetto, nonché vittime di lupara bianca, il 21 aprile del 1983, in quanto uomini d’onore legati al gruppo del noto boss Gaetano Badalamenti. Fin dagli anni ’90, Valenza era considerato l’imprenditore di riferimento, per la produzione di calcestruzzi, delle famiglie mafiose dei Vitale e dei Brusca. Riuscendo così a raggiungere una posizione di monopolio grazie alla protezione di Cosa nostra.

(LaPresse)

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