MILANO – Seggi aperti in Cile per il ballottaggio delle elezioni presidenziali, al termine di una campagna elettorale estremamente polarizzata. I cittadini sono chiamati a scegliere fra due candidati agli antipodi: da una parte il leader dell’estrema destra Jose Antonio Kast, 55 anni, che in passato ha dichiarato che l’ex dittatore Augusto Pinochet voterebbe per lui, e dall’altra il candidato della sinistra radicale Gabriel Boric, 35 anni, ex leader studentesco. Sul voto l’ombra di Pinochet non solo per il dibattito legato alla corsa di Kast, che pure nell’ultima fase della campagna detto di non sentirsi di estrema destra, ma perché negli ultimi giorni pre-voto ha fatto irruzione la notizia della morte della vedova di Pinochet, Lucia Hiriart, sei giorni dopo il suo 98esimo compleanno. Un fatto che è finito al centro del discorso politico. Al primo turno, il 21 novembre, Kast è finito in testa, seguito da Boric a circa due punti percentuali di distanza. Gli ultimi sondaggi danno in vantaggio Boric, anche se a volte si tratta di un vantaggio pari al margine di errore. “Tutto si giocherà sull’affluenza”, afferma Robert Funk, scenziato politico all’unversità del Cile.
LaPresse
Cile, si vota per le elezioni presidenziali: sfida fra estremi Kast-Boric
Seggi aperti in Cile per il ballottaggio delle elezioni presidenziali, al termine di una campagna elettorale estremamente polarizzata.