Cina, attacchi sonori: Usa rimpatriano altri diplomatici

La portavoce del dipartimento di stato Usa spiega lo strano fenomeno che si sta verificando nel territorio cinese e cubano

Chinese President Xi Jinping (C) and Premier Li Keqiang (R) sing the national anthem during the opening session of the Chinese People's Political Consultative Conference (CPPCC) in Beijing's Great Hall of the People on March 3, 2018. / AFP PHOTO / WANG ZHAO

WASHINGTON (LaPresse/AFP) – Scontro Cina-Usa sugli ‘attacchi sonori’. Gli Stati Uniti hanno rimpatriato alcuni funzionari dalla Cina. E’ avvenuto dopo che questi hanno presentato gli stessi sintomi riportati di recente da un altro diplomatico americano nel Paese e l’anno scorso da altri americani a Cuba.

Dalla Cina a Cuba: gli attacchi sonori.

Il sospetto era stato fossero vittime di misteriosi ‘attacchi sonori’. “Varie personeche lavoravano in ambito diplomatico a Guangzhou sono state riportate negli Usa per test medici approfonditi, dopo le visite iniziali“. A spiegarlo è la portavoce del dipartimento di Stato Usa, Heather Nauert. Un mese fa a un dipendente governativo americano era stato diagnosticato un trauma cerebrale, dopo che aveva segnalato di sentire suoni “anormali”. Il caso ha riacceso i sospetti sui presunti misteriosi attacchi con armi acustiche o con microonde contro gli Stati Uniti.

Lo scorso anno 24 dipendenti americani dell’ambasciata statunitense a Cuba avevano riportato danni simili a traumi cerebrali, dopo aver segnalato sintomi legati all’udito. L’Avana aveva negato di essere responsabile di un attacco. Anche dieci diplomatici canadesi e loro familiari avevano sofferto di strane malattie.

La sicurezza del personale americano e delle famiglie è la nostra priorità“, ha detto Nauert, spiegando che i medici dovranno stabilire se i sintomi dei nuovi casi abbiano o meno somiglianze con quelli registrati in passato. Questo tipo di attacchi viene descritto genericamente come ‘acustico’, ma la causa dei sintomi non è stata chiarita, così come non è chiaro chi potrebbe essere responsabile. “Gli Usa hanno inviato a Guangzhou un gruppo di lavoro incaricato proprio di fare chiarezza su queste misteriose malattie”. Lo ha dichiarato il segretario di Stato, Mike Pompeo, dopo che a fine maggio l’ambasciata Usa in Cina aveva diffuso un’allerta sanitaria tra i dipendenti. Pompeo ha anche rilevato somiglianza tra gli ‘attacchi’ in Cina e quelli all’Avana.

I sintomi rilevati.

Una dichiarazione ufficiale del dipartimento di Stato non fa alcun riferimento alla possibilità che si tratti di un attacco deliberato della Cina. Avverte però che i diplomatici americani devono allertare il personale medico delle missioni, “se rilevano la comparsa di sensazioni uditive non identificate“. I sintomi, spiega il testo, comprendono mal di testa, capogiri, acufene, stanchezza, problemi cognitivi, visivi e uditivi, perdita dell’udito e disturbi del sonno. Da parte sua il governo cinese, che ha condotto proprie indagini, lo scorso mese ha affermato che le conclusioni preliminari non hanno trovato elementi per determinare quale sia la causa dei misteriosi sintomi. Il ministro degli Esteri, Wang Yi, intanto, ha messo in guardia da una “politicizzazione” del caso.

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