Omicidio Sacko, fermato l’unico indagato

È un 43enne di Vibo Valentia, nipote di uno dei soci dell’ex fabbrica dove si è verificato il delitto

VIBO VALENTIA (Francesco Biondi)“Contro di lui quadro evidente”. Con questa motivazione è stato messo in stato di fermo l’unico indagato per l’omicidio di Soumayla Sacko. Si tratta di Antonio Pontoriero, 43 anni, originario di San Calogero accusato di omicidio e detenzione e porto illegale di arma da fuoco. Il provvedimento è stato disposto dalla Procura che non ha neanche atteso il responso dello stub. Ad eseguire l’operazione i carabinieri della compagnia di Tropea.
L’operazione eseguita in piena notte
Lo hanno fatto di notte per la decisione della procura a seguito delle ulteriori e chiare informazioni che hanno dato conferma a quanto le indagini delle forze dell’ordine avevano portato. Perché quel quadro di cui parlano gli inquirenti è stato chiaro forze sin dall’inizio, sin da quanto la tragedia di qualche giorno fa era stata portata a compimento. Il fermato era già stato iscritto nel registro degli indagati poco dopo l’omicidio di Sacko.
Le indagini dopo le testimonianze degli amici della vittima
Determinanti in tal senso le testimonianze di due amici della vittima che erano con lui al momento dell’aggressione e dell’uccisione dello stesso. Avevano infatti fornito alle forze dell’ordine delle dettagliate informazioni sull’abbigliamento indossato dal 43enne quella sera ma soprattutto sui suoi tratti somatici. Oltre che sull’auto da lui posseduta che gli era poi servita per allontanarsi in tutta fretta. E così è stato semplice per gli investigatori risalire al probabile responsabile e ad iscrivere Pontoriero nel registro degli indagati. Oggi, invece, la convalida del fermo per quello che è il nipote di uno dei soci dell’ex fabbrica La Fornace. Sacko è stato ucciso mentre era intanto a prendere delle lamiera all’esterno di quella struttura posta sotto sequestro oltre 7 anni fa e da allora totalmente abbandonata. Un posto spettrale dicono quelli che conoscono bene quella zona, una fabbrica ormai senza valore così come tutto il materiale, poco e in pessime condizioni, che è rimasto al suo interno. Lì Sacko ha trovato la morte.

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