Cina: crollano le importazioni di gas liquefatto

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Mercato energetico
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La Cina ha ridotto in modo significativo le importazioni di Gas Naturale Liquefatto (GNL), spinta dai prezzi spot eccezionalmente alti. Questa decisione sta influenzando l’intero mercato energetico asiatico, che si prepara a registrare il primo calo annuale della domanda di GNL degli ultimi tre anni.

Il cambiamento di rotta di Pechino non è casuale: il governo ha aumentato la produzione nazionale di gas e incrementato le importazioni via gasdotto dalla Russia e dall’Asia centrale. Per questi motivi, la Cina è destinata a cedere nuovamente al Giappone il titolo di primo importatore mondiale.

Secondo i dati Kpler, nonostante una lieve ripresa attesa a fine anno, le stime annuali confermano la contrazione. L’Asia dovrebbe chiudere con circa 276 milioni di tonnellate importate, in netto calo rispetto ai 287,8 milioni dell’anno precedente. Per la Cina si prevede un crollo a 64,6 milioni di tonnellate (dai 78,27 dell’anno passato), mentre il Giappone dovrebbe superarla con 65,62 milioni.

La debolezza della domanda cinese solleva preoccupazioni per il futuro del mercato. Analisti, tra cui quelli di Goldman Sachs, avvertono del rischio di un eccesso di offerta globale nel prossimo decennio, quando entreranno in funzione nuovi progetti di liquefazione.

Anche se i prezzi dovessero diminuire, è improbabile che la Cina da sola riesca ad assorbire tutto il nuovo gas disponibile, portando a un’eccedenza strutturale che potrebbe persistere per anni.

Un’analisi dell’Institute for Energy Economics and Financial Analysis (IEEFA) ha confermato la previsione di un declino della domanda asiatica, quantificandolo intorno al 5% su base annua. I prezzi elevati e le tensioni geopolitiche continueranno a frenare l’interesse della regione.

La recente frenata mette in discussione le tesi di una crescita inarrestabile della domanda. Dimostra, al contrario, che le politiche energetiche asiatiche non sono statiche, ma si adattano a ostacoli come volatilità dei prezzi e rischi per la sicurezza, limitando la dipendenza dal GNL.

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