PECHINO (Cina) – Il leader cinese Xi Jinping ha partecipato alla cerimonia della Giornata dei martiri che si è tenuta con le massime cariche dello Stato in piazza Tiananmen, a Pechino, in ricordo di coloro che sono morti per la fondazione della Repubblica popolare cinese (Rpc) sotto la guida del Partito comunista. La celebrazione si è svolta alla vigilia del 1 ottobre, giornata di festa nazionale del Paese per la nascita della Rpc. Durante la cerimonia, Xi ha omaggiato il monumento degli eroi del popolo, posto al centro della piazza, insieme agli altri sei membri del Comitato permanente del Politburo, l’ufficio politico più alto del Partito comunista cinese. Xi non ha fatto dichiarazioni, ma il premier Li Keqiang terrà un discorso al ricevimento organizzato più tardi. Per l’evento, che si è aperto con il suono della fanfara, seguito dall’inno nazionale cinese e da un minuto di silenzio, piazza Tiananmen e le strade intorno sono state interdette al pubblico. I gradini alla base e la parte superiore del monumento, un obelisco che riporta 10 storie, dagli scontri alla presa di potere comunista, erano ricoperti da un drappo rosso. All’evento si è esibito un coro di bambini con le camicie bianche e le sciarpe rosse dell’organizzazione Giovani pionieri, cantando l’inno ‘Siamo gli eredi del comunismo’. La cerimonia sottolinea l’importanza che Xi conferisce alla tradizione comunista, come leader cinese più potente dai tempi di Mao Zedong, fondatore della Repubblica popolare nel 1949, in seguito a una lunga guerra civile. La giornata di quest’anno cade subito dopo il centenario della fondazione del Partito, nato nel 1921.
(LaPresse/AP)