MILANO – Dal 20 al 26 febbraio 2019 si terrà a Roma, presso il Cinema Trevi, la prima edizione di ‘Calibro 70 – Festival del cinema poliziesco’. Organizzato dal Centro sperimentale di cinematografia, con il patrocinio e la collaborazione della polizia di Stato. E curato da Rodolfo Rossi, già promotore di alcune rassegne sul cinema poliziesco, tra cui quella dedicata al famoso stuntman francese Rémy Julienne (svoltasi nel gennaio 2018). Il festival ha la finalità di raccontare la polizia di Stato nel cinema italiano. E la prima edizione è incentrata sulle pellicole prodotte e ambientate negli anni settanta. Quando l’industria cinematografica del nostro Paese rielaborò sapientemente il mito dei polizieschi americani alla Bullit o alla Callaghan. Ambientandoli nelle città italiane segnate dalla violenza e dal terrore degli anni di piombo.
Nel corso della settimana il pubblico potrà assistere a proiezioni e incontri con attori, registi e scrittori nell’ambito delle tre retrospettive in cui è articolato l’evento. Protagonista della sezione attori sarà Philippe Leroy, che, come l’icona del poliziesco all’italiana Tomas Milian, ha spaziato, nel corso della sua brillante carriera, dal cinema d’autore (‘Leoni al sole’, ‘Senilità’, ‘L’attico’, ‘Le ore nude’, ‘La donna del lago’, ‘La mandragola’, ‘Senza sapere niente di lei’, ‘Roma bene’, ‘Il portiere di notte’) al cinema popolare. Di cui è stato brillante protagonista a partire dal successo mondiale di Sette uomini d’oro. Ma la grandezza di Leroy si era già espressa nel cinema francese con il folgorante esordio de ‘Il buco’ di Jacques Becker.
Rassegna preziosa per tutti gli amanti del genere
La sezione registi è dedicata a Umberto Lenzi (Massa Marittima 6 agosto 1931 – Roma 19 ottobre 2017). Regista di culto del poliziesco (e non solo) e scrittore di gialli, ha diretto in carriera, tra gli altri, Henry Fonda, John Huston, Maurizio Merli e Tomas Milian. Nell’ambito della retrospettiva, il 22 febbraio alle ore 20.45, si terrà la prima edizione del Premio Umberto Lenzi, ideato dalla figlia Alessandra. Che verrà conferito allo scrittore e sceneggiatore Giancarlo De Cataldo, autore di Romanzo criminale, legato a Lenzi da una reciproca stima letteraria e cinematografica, e ai fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo, rivelazioni del 2018 con La terra dell’abbastanza.
Il Premio intende valorizzare la duplice anima di Umberto. La sua vocazione letteraria e la sua attenzione e sensibilità verso i giovani. Che lo ha portato sempre a dialogare con le nuove generazioni di critici e appassionati di cinema. Condurrà la serata Steve Della Casa e saranno presenti Martine Brochard, Enzo G. Castellari, Alessandra Lenzi, Sergio Martino, Marino Masè, Franco Micalizzi, Ugo Tucci.
Infine, Roma sarà la protagonista della sezione città. Location di molti polizieschi, la Capitale ha vissuto realmente rocamboleschi inseguimenti ed efferate sparatorie. Che il cinema ha riprodotto grazie alla maestria di registi e stuntmen. Come più volte dichiarato da Umberto Lenzi, il cinema poliziesco era il termometro che misurava il livello del disagio sociale. E Roma era lo specchio più fedele della situazione, con gli scontri tra opposte fazioni politiche, le piccole e grandi bande di malavitosi, i contrasti tra la Roma bene e le borgate, care a Pasolini.
(LaPresse)