Infiltrazioni camorristiche in Veneto: arrestate 50 persone legate ai Casalesi. In manette il sindaco di Eraclea

Emanati anche 11 provvedimenti di obbligo di dimora tra Caserta e Venezia

VENEZIA – Colpo alle infiltrazioni camorristiche. Sono diverse le città italiane interessate questa mattina dall’operazione delle forze dell’ordine contro la criminalità organizzata. Il ‘Gico’ del Nucleo di polizia economico-finanziaria Trieste e la squadra mobile di Venezia sono infatti entrati in azione già alle prime luci dell’alba.

L’operazione contro i Casalesi in Veneto

Gli agenti stanno eseguendo in provincia di Venezia, a Casal di Principe e in altre località ben 50 misure di custodia cautelare personale per associazione a delinquere di stampo mafioso e vari gravi reati. Oltre a questo sono stati messi in atto ulteriori 11 provvedimenti di obblighi di dimora e di altro tipo disposti su richiesta della procura distrettuale della Repubblica di Venezia. Un’operazione di vaste dimensioni, dunque, sull’asse Venezia-Caserta che ha interessato tutta l’area provinciale delle due località.

Impiegati oltre 300 agenti

Denominata ‘At Last’, diretta dalla procura veneziana, vede la partecipazione di oltre 300 uomini anche del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata (Scico) della guardia di finanza di Roma, del Servizio centrale operativo (Sco) della Polizia di Stato e del Nucleo di polizia economico-finanziaria veneziana.Tra gli arrestati, ci sono anche Mirco Mestre, sindaco di Eraclea, località balneare del Veneziano, e un agente del commissariato di Jesolo. È il secondo colpo alla mafia infiltrata al Nord nel giro di una settimana. Sette giorni fa, infatti, i carabinieri del Ros avevano inferto un colpo importante alla ‘Ndrangheta. In quell’occasione furono 7 le persone arrestate tutte, secondo l’accusa, legate alla famiglia Multari. Un provvedimento che aveva rappresentato il risultato di un’inchiesta iniziata nel 2017 dalla Dda di Venezia. Oggi, dunque, un un blitz simile ed un risultato altrettanto importante. I poliziotti sono comunque ancora al lavoro e le indagini tutt’ora in corso. Negli ultimi minuti, infatti, sono stati eseguiti sequestri preventivi per beni e valori per una cifra pari a 10 milioni di euro.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome